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Alessandro Mazzoli
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- “E’ emergenza”. Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli commenta così l’ultimo atto di violenza politica che ha visto vittime un iscritto della Sinistra giovanile e un suo amico che lo stava aiutando ad attaccare manifesti.
Manifesti che annunciavano la manifestazione del 12 dicembre sulla Finanziaria con Ugo Sposetti.
“La preoccupazione è ormai altissima, dopo questo ennesimo episodio di violenza politica - afferma Mazzoli -. C’è un oggettivo problema di sicurezza a Viterbo. Questa, poi, è stata una aggressione studiata, premeditata. Hanno hanno seguito i due ragazzi. Hanno scelto il luogo, in modo che fosse nascosto. Insomma, un episodio di violenza che segna un ulteriore salto di qualità”.
Ma non basta, il presidente Mazzoli è deciso ad intervenire e non lasciare nulla di intentato.
“E’ stato superato il livello di guardia - aggiunge -. Serve una risposta anche istituzionale. Appare anche chiaro che tutte le questioni poste da Tusciaweb, qualche tempo fa, sono di assoluta attualità. Ora serve un coordinamento tra istituzioni e tutti gli organismi preposti. Bisogna rispondere a questa emergenza”.
Intanto continuano le indagini della Digos sul grave episodio di violenza politica. Secondo indiscrezioni sembra che siano state individuate delle impronte digitali su alcuni pezzi di bottiglia.
Impronte digitali che potrebbero far identificare gli aggressori che si erano resi irriconoscibili in volto con delle sciarpe.
La nota ufficiale di Palazzo Gentili
"Un'aggressione di stampo squadrista, una situazione cui occorre necessariamente porre fine senza ulteriori rinvii". Così il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli sul gesto violento nei confronti di due giovani della Sinistra giovanile, uno dei quali ferito, nelle strade del capoluogo. Tutto per un solo motivo e una sola colpa: aver attaccato manifesti riguardanti un'iniziativa che aveva come tema la Finanziaria, alla presenza dell'on Ugo Sposetti.
"Siamo molto preoccupati - spiega Mazzoli - perché ormai non si può più parlare di casi isolati. Quello dell'altra sera è stato un attacco di stampo squadrista, per di più premeditato. Un passo in avanti in negativo, purtroppo".
Ora è necessario quindi un altro passo avanti, stavolta in positivo, per cercare di mettere un argine alla violenza.
"Auspichiamo un coordinamento tra istituzioni e organismi preposti: aggressioni simili non sono tollerabili e vanno fermanente condannate e isolate. Qualsiasi argomento deve essere riportato a una dialettica che con gesti idioti e vili come quello dell'altra sera non può convivere".