Riceviamo e pubblichiamo - Vorrei rivolgere un appello al sindaco, al prefetto e alle forze dell'ordine di Viterbo.
Il giorno dell'Annunziata c'è stato un assalto da parte di venditori di ambulanti di calzini che giravano a piedi in città.
Sono stato a stretto contatto con una dozzina di loro per tutta la mattinata fino al primo pomeriggio.
Nei vari discorsi ho sentito che prendevano in giro uno di loro perché aveva guadagnato solo 300 euro mentre loro avevano fatto tutti quasi 500 euro.
Ho fatto un giro per Viterbo nella fiera e ne ho contati quasi 70. Quindi sommando il totale si tratta di circa 35 mila euro portati via ai cittadini di Viterbo.
Inutili le telefonate di reclamo e di segnalazione di malessere per questa vendita che si svolge un po' con i modi da "commedia napoletana" e con tanta prepotenza psicologica, quando ti fermano e ti impediscono di procedere per la tua strada finché non compri qualcosa da loro. Non riceverai neanche il resto, ma altri calzini in un gioco di oppressione che infastidisce le persone.
Credo che le forze dell'ordine non abbiamo identificato nessuno di questi specifici individui, so che la Digos era in servizio antitaccheggio, ma non “anti-calzini”.
La mia richiesta è da cittadino poco tutelato. Perché in questi giorni di particolari eventi non viene fatta un'ordinanza che vieti all'interno delle mura civiche l'accesso a questi venditori ambulanti a piedi abusivi?
Chiedo che ci sia un controllo più severo, riadottando i vecchi fogli di via per certi casi così come fanno alcuni sindaci in estate sulle spiagge delle nostre coste.
Voglio specificare che come cittadino mi sono sentito deufradato, se non proprio derubato, insieme a tutti gli altri, di una cifra considerevole e soprattutto preso in giro.
Sisto Rossi
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