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Viterbo - Squadra mobile - In manette 40enne
La violenta di fronte al fratellino di due anni
Viterbo - 8 aprile 2011 - ore 12,45



Il capo della Mobile Fabio Zampaglione
Zampaglione con Mario Procenesi, responsabile della sezione dei reati contro la persona
- Violenta la nipote davanti al fratellino di due anni.

Questa è l'accusa per un operaio 40enne di origini extra comunitarie. L'uomo è finito in manette, dopo il blitz della squadra mobile di Fabio Zampaglione. Il 40enne dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata su una 17enne.

Un episodio avvenuto il 26 marzo e denunciato dalla vittima dopo due giorni. “Siamo stati chiamati dal personale del pronto soccorso di Viterbo – dice il capo della mobile – che ci ha riferito dell'arrivo di una giovane con sua madre. La 17enne avrebbe detto loro di aver subito delle violenze”.

E' così che sono scattate le indagini della mobile in collaborazione la sezione dei reati contro la persona, guidata da Mario Procenesi. “La ragazza è stata sottoposta ad alcuni esami che hanno dato esito positivo – afferma –. E' per questo che abbiamo deciso di convocarla per ascoltarla di fronte agli pisicologi.

La 17enne ha raccontato di trovarsi nella sua stanza da sola. I genitori erano al piano di sotto a preparare la cena. All'improvviso è stata raggiunta da un parente che è entrato in camera, l'avrebbe immobilizzata, tirandole giù i vestiti per poi violentarla”.

Una scena resa ancor più raccapricciante, perché consumata in presenza di qualcuno. “Il 40enne avrebbe fatto tutto di fronte al fratellino di lei, un bambino di due anni che stava giocando tra il corridoio e la stanza. Il 40enne si sarebbe sbrigato proprio per paura che il piccolo, nel vedere la scena, potesse chiamare i genitori.

La ragazza non avendo mai avuto rapporti sessuali – continua Zampaglione – non si era resa conto di cosa le fosse accaduto. Solo dopo aver parlato con la madre e alcune amiche a scuola ha realizzato, prendendo il coraggio di denunciare il fatto.

Nel corso delle indagini, abbiamo sequestrato indumenti intimi, vestiti e materiale che si trovava nella stanza e dove avrebbero potuto esserci delle tracce biologiche da analizzare.

In seguito ai riscontri investigativi – afferma –, il pm Margherita Pinto della procura di Civitavecchia ha richiesto la custodia cautelare in carcere per il 40enne che è stata concessa dal gip Andrea Postiglione nella tarda mattinata di ieri.

E così, questa mattina alle 5,30, dopo l'appostamento dei miei agenti, è scattato il blitz che ha portato all'arresto dell'operaio che ora si trova nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell'autorità giudiziaria”.


Viterbo - Polizia
Violenza sessuale su minore, in manette quarantenne
Viterbo - 8 aprile 2011 - ore 8,20


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