- Rapina prostituta, sequestrandola in casa.
E' così che G.C., 21enne di Vetralla, è stato arrestato dagli uomini della mobile, coordinati da Fabio Zampaglione. Le indagini sono state portate avanti con la collaborazione degli ispettori capo Piero Sebastiani e Giovanni Saperdi e del sostituto commissario Maurizio Meneghini.
I fatti si riferiscono al 24 marzo. “Quella sera – afferma il capo della mobile – il ragazzo aveva contattato una prostituta 28enne extracomunitaria che abita nel centro di Viterbo. L'aveva trovata attraverso gli annunci online.
Una volta arrivato all'appuntamento – continua – è salito nell'appartamento della donna e, dopo essersi messo il passamontagna, ha tirato fuori la pistola, rapinandola e portandole via circa 500 euro. Prima di fuggire, però, ha chiuso la 28enne in una stanza, chiudendo la porta a chiava”.
Sono state le urla della donna ad allarmare i vicini, che hanno chiamato le forze dell'ordine. Già dalla mattina sono scattate le indagini, anche se gli agenti avevano a disposizione pochi elementi.
“Dalle ricostruzioni della 28enne – racconta Zampaglione – non avevamo indizi sufficienti per risalire all'identità del ragazzo. Anche la scheda del cellulare non ci è stata utile perché era intestata a un 85enne. La donna, invece, aveva parlato di un giovane robusto dall'accento laziale.
Inoltre – spiega Zampaglione - le conversazioni telefoniche intercettate erano poco chiare. Il linguaggio usato era allusivo e criptico. L'unica cosa che abbiamo capito era che si spostava spesso nel territorio laziale”.
Le intense indagini hanno, infine, portato a restringere il cerchio a due nomi. “Abbiamo osservato attentamente due soggetti – dice il capo della mobile –. Poi, grazie ad attività parallele, siamo risaliti al giovane di Vetralla. Il 4 aprile, dunque, è scattato il blitz nella sua casa. Aveva il cellulare nella tasca e questo ci ha confermato si trattasse della persona che stavamo cercando”.
Ma anche un altro elemento ha inchiodato il giovane. “La vittima lo ha riconosciuto, perché quando il ragazzo è salito nella casa della 28enne la sera della rapina, ha messo il passamontagna solo in un secondo momento e quindi la ragazza è riuscita a vederlo in volto per alcuni secondi. Abbastanza per dirci che era lui”.
Per il ragazzo è subito scattato il fermo di polizia giudiziaria per il timore che potesse fuggire. “Il gip Francesco Rigato – dice Zampaglione – non ha convalidato il fermo, ma ha applicato la misura cautelare in carcere su richiesta del pm Paola Conti che ha seguito la fase delle indagini.
Ora il giovane – conclude il capo della mobile – si trova a Mammagialla e dovrà rispondere di rapina a mano armata aggravata e sequestro di persona”.
Polizia - Squadra mobile - In manette 21enne di Vetralla
Rapina a mano armata e sequestro di persona
Viterbo - 6 aprile 2011 - ore 13,05
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