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Viterbo - Sel della Tuscia invita le istituzioni a risolvere il problema dell'acqua
L'arsenico c'è anche con la deroga
Viterbo - 6 aprile 2011 - ore 13,30


Riceviamo e pubblichiamo - Ormai la politica viterbese è completamente autoreferenziale e infatti pensa solo a se stessa.

Il sindaco di Viterbo, segretario provinciale e parlamentare del Pdl, e il suo sodale consigliere regionale, anch’esso del Pdl, si sono affrettati a ringraziare il vicepresidente della commissione europea per la concessione della deroga che consente di fornire acqua ad uso potabile, fino al 31 dicembre, con una presenza di arsenico fino a 20 microgrammi/litro, invece che 10 come prevede la legge.

Ora sì che i cittadini viterbesi sono contenti. Oggi sono più tranquilli, come se con la deroga dell'Ue e con l’acqua ridivenuta miracolosamente potabile la loro salute e sicurezza fosse aumentata.

La decisione europea semplifica soltanto l’attività degli amministratori locali (ora dovranno preoccuparsi soltanto coloro che superano i 20 microgrammi litro) ma lascia del tutto invariate le preoccupazioni di quanti sono costretti a utilizzare "l’acqua in deroga".

I due politici del Pdl non provano ritegno neppure di fronte al fatto che siamo alla terza deroga ed a nove anni trascorsi invano rispetto alla riduzione dell’arsenico negli acquedotti.

La politica, gli amministratori, non devono agitare i problemi, devono risolverli. Cosa sta facendo il commissario Polverini per affrontare l’emergenza arsenico?

Come si pensa di affrontare la situazione delle attività di produzione di alimenti che nella deroga non rientrano? (come non ci rientravano negli ultimi nove anni).

Sinistra, Ecologia e Libertà chiede che la questione arsenico e, più in generale, l’intera vicenda della potabilità delle acque venga affrontata informando i cittadini sulle soluzioni e sui progetti e gli obiettivi che riguardano l’approvvigionamento idro-potabile.

Per affrontare queste problematiche, i consiglieri regionali di Sinistra Ecologia e Libertà Zaratti e Nieri, hanno presentato, l’8 marzo scorso, la legge regionale recante "misure urgenti in tema di arsenico nelle acque destinate al consumo umano-aiuti alle medie imprese artigiane alimentari per l’acquisto di dearsenificatori" (al link: http://atticrl.regione.lazio.it/allegati/propostelegge/PL%20171.pdf) che obbliga alle verifiche periodiche sui risultati raggiunti nell’attività di dearsenificazione e prevede aiuti alle “piccole e medie imprese artigiane, commerciali e turistiche-ricettive che operano nel settore dell’alimentazione” che devono dotarsi di dearsenificatori.

A margine dei recenti festeggiamenti a Viterbo della presidente Polverini (che ci sarà da festeggiare dopo aver chiuso ospedali e scuole, tagliato servizi ed investimenti?) avremmo gradito un’utile informativa sulla vicenda arsenico che nel Lazio interessa in maniera particolare la nostra provincia.

L’acqua è un bene comune e primario la cui difesa, salvaguardia e gestione non può che essere affidata alle istituzioni pubbliche ma la politica deve tornare alla serietà ed all’impegno per risolvere i problemi allontanando e neutralizzando gli incapaci e i ciarlatani.

Sinistra Ecologia e Libertà della Tuscia


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