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| Le immagini dell'assemblea pubblica per l'emergenza immigrati a Tarquinia |
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| Il sindaco Mazzola con il presidente del consiglio Dinelli |
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| Giuseppe Parroncini |
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| Il sindaco Mauro Mazzola |
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| Il consigliere Minniti |
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| L'ingegnere Spada |
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| Alessandro Antonelli |
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- Mamma li "turchi", arrivano i profughi.
A Tarquinia non c'è più pace, al solo pensiero dello sbarco di centinaia di immigrati provenienti dalla Tunisia la cittadinanza è anche pronta a fare gli scudi umani.
E' stato ribadito a chiare lettere durante l'assemblea pubblica di questo pomeriggio in Comune dove,il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, gli assessori e i consiglieri del Comune e dell’Università Agraria e centinaia di cittadini tarquiniesi, hanno ribadito la loro contrarietà all'ipotesi di una tendopoli per ospitare circa 300/400 immigrati.
“La città vuole chiarezza. Sono giorni che si rincorrono le notizie senza che le autorità preposte forniscano informazioni. Il Governo - ha detto il sindaco Mazzola - di fronte a una crisi umanitaria annunciata si è fatto colpevolmente trovare impreparato e oggi non può scaricare il peso di questa responsabilità sui piccoli comuni.
Piccoli comuni che come Tarquinia non hanno le infrastrutture adeguate per ospitare centinaia di immigrati. Questo - continua - non vuol dire essere razzisti ma significa essere realisti e capire che di fronte a tali problemi è necessaria la collaborazione di tutti. L’amministrazione manterrà alta la guardia, continuando a garantire un presidio costante del territorio, ed è pronta a intraprendere azioni forti per far ascoltare la voce di un territorio da troppo tempo offeso”.
Come dire che qualcuno potrebbe già aver organizzato ronde notturne in previsione di qualche blitz del governo che scarichi a sorpresa gli immigrati sul territorio.
Parole analoghe quelle del presidente Antonelli: “Ringrazio il sindaco Mazzola per il suo impegno e per il suo essere vigile. In nome dell’Università Agraria esprimo il più assoluto dissenso all’ipotesi della tendopoli e confermo l’impegno nel sostenere il Comune nella lotta a quello definisco un’imposizione calata dall’alto, senza l’indispensabile confronto con le realtà locali”.
Per il consigliere regionale Parroncini “è inammissibile rimanere in questo stato di confusione. Allo stato attuale non esiste nessun serio piano di accoglienza umanitaria e il Governo brancola nel buio. Esprimo quindi forte preoccupazione per quanto sta accadendo ed è fondamentale non ripetere il grave errore commesso realizzando la tendopoli di Manduria, in Puglia”.
Il presidente del consiglio comunale Alessandro Dinelli è ovviamente della stessa opinione. “La volontà popolare non può essere calpestata, la cittadinanza è unita contro questa ipotesi scongiurata e devono ascoltarci”.
Pronto a tutto anche il consigliere di minoranza Minniti. "Ci opporremo con mezzi legali e illegali se dovesse essere necessario. Useremo anche i nostri corpi. In questa situazione sono al fianco del sindaco. Perché per il bene di Tarquinia critico anche Berlusconi e se a qualcuno non va bene posso anche consegnare la tessera del partito".
Nel frattempo al porto di Civitavecchia stanno arrivando mille immigrati, seicento resteranno nella caserma dell'Esercito della cittadina romana, il resto è un punto interrogativo. Una delegazione di tarquiniesi capeggiata dal sindaco è già partita in direzione del porto per capire dove andranno.
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