Riceviamo e pubblichiamo
- Gli insegnanti della scuola primaria "Odoardo Golfarelli", partendo dal principio costituzionale che la scuola è pubblica e deve restare al di fuori dei diversi interessi politici, ritengono indispensabile ribadire che:
- la scuola non dovrebbe essere utilizzata all'interno della propaganda elettorale allo scopo di ottenere dei voti. La manifestazione, organizzata con un numero esiguo di partecipanti, non era certo consona a quello che dovrebbe essere un luogo educativo e formativo per eccellenza: gli alunni, impegnati nelle varie attività didattiche, sono stati disturbati per ore da urla e schiamazzi (per non parlare del turpiloquio nei confronti di chi, invece, voleva interloquire in modo civile);
- come già ampiamente chiarito dal dirigente scolastico e pubblicato su alcuni giornali locali, il Collegio, formato da tutti i docenti della scuola primaria, è stato chiamato a rispondere alle direttive dell'Ufficio scolastico regionale che comunicava quanto segue: in base al totale degli alunni iscritti, secondo la normativa vigente, era possibile l'apertura di solo 4 classi contro le 5 richieste. Pretendeva, pertanto, la tempestiva comunicazione del plesso nel quale non attivare la classe prima;
- la decisione, come di diritto, non spettando esclusivamentel!t!i.y.l!r~l~ hliÄ~tJoo~:"'l1llUll.V U~l Ll1n~cmt: ocoiasuco e puooucato su alcuni
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comunicava quanto segue: in base al totale degli alunni iscritti, secondo la
normativa vigente, era possibile l'apertura di solo 4 classi contro le 5 richieste.
Pretendeva, pertanto, la tempestiva comunicazione del plesso nel quale non
attivare la classe prima;
al dirigente, è stata assunta dai due organi competenti: il Collegio dei docenti prima (con una maggioranza di 36 voti a favore e solo 6 contrari ai criteri proposti) e il Consiglio d'istituto con parere finale. A fronte di quanto esposto, quindi è falso parlare di "criteri preconfezionati e non condivisi";
- nel 2010 sono state attivate 5 classi prime perché il personale docente e Ata concesso in organico, lo consentiva. Con i tagli attuali ciò non è più possibile. Si pensi ai tanti Comuni dove è stata soppressa l'unica sede scolastica con danni enormi alla comunità locale. Gli insegnanti, in quanto dipendenti statali, sono tenuti a seguire le direttive ministeriali, fuori da logiche politiche che non appartengono alla loro professionalità;esono tenuti a seguire le direttive ministeriali, fuori da logiche politiche che non
appartengono alla loro professionalità;
- il dirigente scolastico, assumendosi grosse responsabilità personali, unitamente ai docenti, da anni si è continuamente battuto per la sopravvivenza del plesso di Corpus Domini, con pesanti sacrifici da parte di tutto il personale sia docente che Ata. Inoltre, sono stati sempre convogliati al suddetto plesso alunni inizialmente iscritti alla sede centrale, proprio per consentirne la sopravvivenza. Già in precedenza, per mancanza di iscrizioni non è stato possibile attivare una prima classe, l'attuale quarta, e si è assistito alla chiusura della scuola dell'infanzia, con l'accorpamento alla nuova scuola di Grazie. Ribadiamo che ciò non è avvenuto certo per volere del dirigente e dei colleghi degli altri plessi, ma per la reale e continua mancanza di iscrizioni necessarie;
- la sede centrale di Via Cassia offre maggiori spazi, servizi e strutture e pertanto, in riferimento al citato" danno d'immagine", non attivare le due classi prime, richieste spontaneamente dalle famiglie, significherebbe sprecare inutilmente risorse, sia strutturali che economiche, e disattendere le loro richieste e aspettative, creando comunque ulteriore malcontento.
Gli insegnanti del Plesso di Via Cassia
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