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Un'immagine della messa in scena di Edipo re
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- Sabato 9 aprile, alle 21, il teatro Boni di Acquapendente ospiterà una grande produzione teatrale per la messa in scena di “Edipo Re – Da Sofocle a Pasolini”, allestimento di Ulderico Pesce con la consulenza artistica di Anatolij Vasil’ev, regista teatrale russo considerato uno dei leader della scena contemporanea europea.
Lo spettacolo, presentato dal Centro Mediterraneo delle Arti, sarà interpretato da Maria Letizia Gorga, Maximilian Nisi, Ulderico Pesce su musiche tradizionali dei popoli Arberesh, stanziati in Basilicata e Calabria, canti Grecanici del Salento e della tradizione pastorale lucana eseguiti dal vivo.
Le rielaborazioni e la direzione musicale sono a cura di Stefano de Meo e Pasquale Laino. Ulderico Pesce recupera il mito della tragedia di Sofocle e lo interpreta in chiave moderna, senza tradirlo e rendendolo comprensibile ad uno spettatore di oggi.
L’Edipo di Sofocle ha inizio con la pestilenza che affligge la città. Laio, il re giusto, è morto da tempo, sembra che la memoria di questo re sia in parte svanita.
Solo il ritorno di Creonte dall’oracolo di Delfi, dove è stato mandato proprio da Edipo per sapere cosa fare per stroncare i mali che hanno invaso Tebe, riporta l’attenzione su Laio, il re giusto, e infatti il messaggio dell’oracolo è chiaro: “Per sconfiggere la morte che sconvolge Tebe si deve trovare l’assassino di Laio”.
Nella messa in scena di Ulderico Pesce, la morte di Laio, il re giusto, acquista una posizione centrale tanto da iniziare con una sorta di “funerale” in suo ricordo. È dalla morte di Laio che inizia il male, dalla sua uccisione avvenuta proprio per mano di Edipo.
Con la morte del re Laio viene sconvolto un ordine cosmico dove l’armonia tra uomo, natura e Dio era totale, è questo sconvolgimento, provocato inconsapevolmente da Edipo, che porta la tragedia.
L’incontro fra Ulderico Pesce, Maria Letizia Gorga e Anatolij Vasil’ev avviene venti anni fa, durante la realizzazione del “Ciascuno a suo modo” di Pirandello, un progetto svoltosi fra Mosca e Roma dal 1990 al 1993, prodotto dal Teatro di Roma e dall’Accademia d’Arte Drammatica di Mosca.
Ai due ex allievi del maestro si unisce in questo progetto anche Maximilian Nisi, attore che proviene da lunghi periodi di lavoro con artisti e registi internazionali fra cui Marcel Marceau, Micha Van Hoecke e Terzopoulos.
Lo spettacolo è promosso da Regione Lazio, assessorato Cultura, Spettacolo e Sport,associazione teatrale tra i Comuni del Lazio (Atcl), ministero per i Beni e le attività culturali; il prezzo del biglietto è di dodici euro l’intero e dieci euro il ridotto.
Per informazioni rivolgersi all’associazione Te.Bo in Via Piaggia S. Angelo 4 dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 (tel. 0763/730246–7309207), info@teatroboni.it e www.teatroboni.it.
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