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Antonello Ricci
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- E tu me dirai: Antonè, e vabbè, ma che je deve fregà a 'sti Romani de un garibbaldino viterbese?
E te lo spiego io. Te lo spiega Antonello che je deve fregà de un garibbaldino viterbese, a 'sti Romani.
È l'autunno del 1867. Fa un tempo de merda. Piove. Piove. Piove. Nove giorni tra ottobre e novembre. Nove giorni soltanto. Ma pe' nove giorni, la sonnolenta e papalina Viterbo se ritrova governata da un garibbaldino.
Cazzo! Se chiama Giovanni Acerbi, 'sto garibbaldino. (E tu me dirai: E che so' nove giorni a petto dell'eternità? Ma guarda che pe' Viterbo città perduta, papalina e terragna, nove giorni so' l'eternità.)
Il mantovano Acerbi fa il prodittatore pe' conto de Giuseppe Garibaldi. Finché viene Mentana e bonanotte a li sonatori.
Ma ne li giorni precedenti, ne li tumultuosi giorni seguiti alla presa de Monterotondo, tra 'na cannonata e 'n'incursione, Garibbaldi trova tempo e scrive a Viterbo, scrive a Acerbi: "So che state facendo un ottimo lavoro. Continuate così. E salutatemi i Viterbesi. Dite loro che me li ricordo bene, perché erano con me a Roma nel Quarantanove!"
Capito? Erano con lui a Roma nel Quarantanove, a combatte' pe' Roma. E pe' li Romani. E se se li ricordava bene Garibbaldi, a li Viterbesi, allora 'sti Romani ce potranno pure sta' a sentì. O no?
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5
Sabato 9 aprile alle 17,30
Ingresso libero
La Banda del Racconto presenta VITTORIA! Malinconica e avventurosa vita di Pietro Rossi garibaldino di e con Antonello Ricci, Alfonso Prota e la Banda del Racconto
: Michela Benedetti, Pietro Benedetti, Olindo Cicchetti, Domenico Coletta e Sara Grimaldi
Disegni live - Alfonso Prota
Costumi - Nicoletta Vicenzi e “Filicontati”.
Vittoria! è un omaggio alla misconosciuta figura di Pietro Rossi (Viterbo 1820 – Castel Giorgio, Orvieto 1876), ufficialmente incluso fra i Mille dello sbarco di Marsala.
Sposato con otto figli, Rossi fu caffettiere a Viterbo, ma soprattutto, nei verbali di polizia pontificia, "pregiudicato repubblicano" già dal 1849.
Proprio nella sua città però, dove visse e operò almeno fino al fatidico maggio 1860, di questo eroe popolare si è incredibilmente persa ogni memoria civica e istituzionale.
Non una lapide non una via non una scuola gli sono dedicate. A Viterbo, di lui non resta traccia. Nemmeno un rigo nelle storie degli studiosi localisti.
Vittoria! vuol essere quindi, per via indiziaria e sentimentale, l'avventurosa e malinconica biografia di un fantasma, delle sue sconfitte e di quelle della nazione tutta. Con il Risorgimento locale riletto secondo una prospettiva identitaria di respiro nazionale
Una pagina minore e sfortunata, e forse proprio per questo assai interessante, nel libro della gloriosa impresa dei Mille che avrebbe portato in pochi mesi alla proclamazione del regno d'Italia.
Vittoria! è uno spettacolo costruito a partire dagli esigui documenti d'archivio disponibili, fantasiosamente contaminati con altre fonti d'epoca (storiche e letterarie, fotografiche e pittoriche).
Lo spettacolo è accompagnato da un albo a fumetti con disegni di Alfonso Prota edito per i tipi Davide Ghaleb.
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