Il quintetto viterbese, solido e determinato e guidato in panchina da Pierluigi Stefanoni, inizia subito a spron battuto l’incontro e riesce a fare la differenza nei primi due quarti: Gasbarri è scatenato nel gioco in velocità, Bagaglini colpisce a ripetizione dalla distanza, Milani e Taurchini dettano legge sotto canestro e tutta la squadra gira alla perfezione.

Grazie ad una difesa concentrata e ad un attacco ispirato, l’Olimpia prende rapidamente un vantaggio significativo; le rotazioni sono ampie e c’è spazio per tutti i giocatori, con un ottimo Raimondi che, al tradizionale lavoro di blocchi e rimbalzi sotto i tabelloni, aggiunge anche canestri importanti.

A metà gara il punteggio è di 46-23 in favore dei viterbesi, ma i padroni di casa di Manciano non ci stanno e, approfittando di alcuni minuti di rilassamento dei blu-arancio, iniziano a recuperare il distacco. Matteucci conferma ancora una volta le sue grandi qualità, Meloni e Saladini danno man forte al loro compagno di squadra, che chiuderà come migliore realizzatore dell’incontro a quota 32 punti, e i toscani prendono fiducia, tornando fino al -5.

L’Olimpia riesce però a superare il momento di sbandamento, si affida ai suoi giocatori di riferimento trovando però un contributo sostanzioso da tutta la squadra che, nel quarto periodo, ha maggiori energie e può riportarsi ad un margine di sicurezza. La sirena conclusiva sancisce il successo ospite per 77-66, con giusti e meritati applausi per tutti i protagonisti di un incontro bello ed avvincente, oltre che caratterizzato da grande sportività da parte di entrambe le formazioni che hanno dimostrato di meritare ampiamente il posto in finale.

Questo il tabellino con i punteggi individuali dell’Olimpia: Bagaglini 24, Gasbarri 19, Taurchini 11, Milani 6, Raimondi 6, Negroni 5, Giorgi 4, Rizzi 2, Lupattelli, Stefanoni.

La seconda sfida di questa serie è prevista per mercoledì sera dalle 21 alla Palestra della Verità di Viterbo; in caso di successo dell’Olimpia, il quintetto viterbese succederebbe nell’albo d’oro ai Soriano Virus, altrimenti si renderebbe necessaria la bella, ancora a Manciano.