- Settenta cadaveri sulle coste libiche. Sono quasi certamente di migranti che avevano tentato la traversata nei giorni di maltempo.
A renderlo noto è stato padre Joseph Cassar, responsabile del servizio dei Gesuiti per i rifugiati a Malta, che ha riferito di averlo appreso da alcuni profughi eritrei che si trovano ancora in Libia.
Il ritrovamento risalirebbe a giovedì 31 marzo. Le vittime potrebbero essere i 68 migranti, in gran parte somali ed eritrei, partiti dalla Libia e di cui non si avevano più notizie dal 25 marzo. I corpi ritrovati sono stati seppelliti senza nemmeno procedere a un tentativo di riconoscimento.
Un altro barcone con 335 persone a bordo risulta disperso da due settimane.
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