- "La Russa è una mente alterata. Berlusconi ha ridotto la politica a spettacolo. La destra di Borsellino non può credereche la riforma Alfano sia una riforma della giustizia".
Fabio Granata inaugura la nuova sede provinciale di Fli, in via Garbini, con una vera e propria requisitoria contro il Pdl e il Governo.
Declama la sua requisitoria scandendo le parole e senza nessun dubbio su chi sta portando allo sfascio il paese.
“Dicono che ci aspettano tempi duri, lacrime e sangue - afferma Granata -. Ma non sarà così.
In questi mesi abbiamo già conquistato molto. Questo partito non è nato per un antipatia personale contro Berlusconi, ma per dare voce alla destra italiana legalitaria e costituzionale.
Siamo in un momento in cui la politica è ridotta a spettacolo. Il premier a Lampedusa si è comprato la villa. Ma vicini ci passano gli aerei che danno fastidio. E allora comprerà anche l'aeroporto...
Non si affronta così l'immigrazione, ovviamente. Siamo un popolo di migranti, siamo il popolo del civis romanus sum. La cittadinanza è un fatto politico e serve a sostenere l'idea stessa di nazione".
Nessuna pietà per il governo. Un governo che Granata giudica quanto meno squinternato e incapace.
"Questo è un governo che non governa.
Il sottosegretario Alfredo Mantovano si è dimesso perché la linea del Pdl è completamente appiattita su quella della Lega. Peccato però che se ne sia accorto solo ora.
Il ministro Frattini è costretto a stare in Parlamento per votare addirittura un inversione dell'ordine del giorno, anziché occuparsi della crisi libica. E poi guarda sempre nel vuoto. Chissà cosa guarda? Guarda il nulla. Il vuoto. E poi le sue pause, i suoi silenzi che no portano mai a un ragionamento politico sensato.
La Russa poi è ormai evidentemente una mente alterata, non si sa se per cause naturali o altro, o se per impazzimento legato al potere".
Bocciata anche la "riforma delle giustizia" berlusconiana.
"La priorità del governo apparentemente è la riforma della giustizia, che in realtà è l'ennesima forzatura e serve solo a salvare Berlusconi dal processo Mills. Una pseudoriforma che contrasta con l'articolo 3 della Costituzione. Per il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
Ma la destra di Borsellino può credere alla riforma di Alfano? La destra di Borsellino può riconoscersi in un governo che tentenna a sciogliere un'amministrazione comunale indagata per infiltrazione mafiosa? Mi riferisco al caso Fondi. Non era mai successo che due ministri, Giorgia Meloni e La Russa, facessero in modo di non sciogliere una giunta infiltrata.
Fli è un'altra cosa. E' l'incarnazione di quel patriottismo repubblicano che fa della legalità, della cittadinanza attiva e della partecipazione politica i suoi cardini”.
Si arriva poi alla questione delle elezioni amministrative, vera spina nel fianco di Fli.
Con Granata che vorrebbe presentare il simbolo di Fli in tutte le competizioni locali e che è pronto, per far pulizia di amministrazioni infiltrate da comitati d'affari, ad alleanze anche anomale con il Pd o altro. Mentre Potito Saltatto annuncia: “Mai alleanze con il Pd. Perderemmo il consenso del nostro elettorato tradizionale”.
“Non vogliamo nessuna deriva fascio - comunista – replica Granata -, ma il tema è non arrivare a una deriva affaristico-criminale. Certo non possiamo fare alleanze, in generale, con il Pd. Altrimenti verremmo tacciati di essere comunisti. Cosa quanto meno ridicola vista la nostra storia. Ma in alcuni casi possiamo derogare dalla regola.
Si deve tornare a scegliere le persone in base alle capacità politiche e in base al nostro codice etico.
Per questo chi si candiderà nelle nostre liste, sottoscriverà prima delle elezioni il nostro codice etico”.
In conclusione del suo intervento Granata rimarca la distanza tra Pdl e Fli: “Se Fli somiglierà al Pdl, nel modo di far politica e nelle idee, la gente starà con il Pdl. Sceglierà l'originale e non la copia. C'è già chi si è dimenticato come è nato il nostro partito, evidentemente. La rottura con il Pdl è stata sul modo di far politica e sui contenuti. E non è facilmente archiviabile”.
Sono intervenuti tra gli altri all'inaugurazione anche il senatore Candido De Angelis, che ha espresso la sua solidarietà a Claudio Taglia, ex assessore comunale defenestrato per la sua adesione a Fli, e Antonio Buonfiglio, deputato e coordinatore regionale del partito.
Presenti anche Marcello Mariani dell'Api e Giovanni Maria Santucci dell'Udc.
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