Alcune immagini del sit-in di Casa Pound di ieri

Sit in di Casapound a piazza delle Erbe, manifestazione di Rifondazione Comunista e altri alla Sala Gatti.

Fin qui niente di anormale, se non ci si aggiungesse la massiccia presenza di forze dell'ordine che hanno di fatto presidiato tutto il centro storico fin dalle prime ore del pomeriggio.

Con postazioni mobili a piazza del Plebiscito, carabinieri e poliziotti lungo le vie e un gran numero di agenti in borghese a controllare che tutto si svolgesse senza incidenti.

Evidentemente, dopo l'irruzione da parte di Casapound alla sala Gatti lo scorso 25 marzo, qualche timore c'era.

I controlli sono iniziati fin dalle prime ore del pomeriggio e chi si è trovato a fare la classica “vasca” al corso non ha potuto non notare l'insolita presenza di forze dell'ordine.

I ragazzi di Casapound, una cinquantina, hanno sistemato il loro gazebo a piazza Verdi, all'inizio del corso. Con un grosso striscione che non passava inosservato. L'iniziativa era per non dimenticare il massacro delle foibe. Alla sala Gatti, invece, incontro per discutere di imperialismo e guerre.

L'episodio dello scorso venticinque marzo, comunque, avrà un seguito politico. Se ne discuterà lunedì in consiglio comunale, con un ordine del giorno di condanna presentato da Enrico Mezzetti (Sel).

La discussione era prevista per venerdì e in sala c'erano alcuni ragazzi di Casapound, ma è stata rinviata.