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Gianni Federici
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Riceviamo e pubblichiamo - Dopo aver stoppato a più riprese il tentativo dell’allora assessore Federici di risolvere definitivamente il problema della zona artigianale di Ronciglione, Paradisi forza la mano portando in consiglio una proposta di delibera a dir poco indecente, che fortunatamente viene fermata dalla caparbietà e abilità dei consiglieri non in linea con questo sistema imprudente di fare politica.
Non soddisfatto della brutta figura fatta al consiglio comunale del 23 marzo scorso, dove è andato sotto con i numeri e trovandosi, quindi, nell’impossibilità di proseguire nella votazione, ripropone lo stesso argomento in seconda convocazione dove, in base all’art. 20 del regolamento comunale, sarebbero bastati quattro consiglieri per rendere valida la seduta.
Nel consiglio comunale che si è svolto dopo qualche giorno con il solo argomento “zona artigianale loc. lungara, determinazioni”, l’esperto politico, dopo essere stato di nuovo incalzato dai consiglieri contrari a questo tipo di soluzione, batte in ritirata accettando la proposta di ridiscutere la deliberazione, modificata, in data da destinarsi.
Sono molto evidenti i segni di una leadership sempre meno credibile che, dopo le defezioni di Quatrini che si è dimesso, Federici e Valeri che, pur rimanendo in maggioranza, non condividono questo modo di far politica, anche altri assessori e consiglieri si stanno ribellando a un sistema non più tollerabile.
Tornando alla vicenda zona artigianale, ricordo come il sottoscritto, allora assessore, riuscì a recuperare una situazione difficile mettendo fine alla totale anarchia che si stava sviluppando nel comprensorio artigianale, proponendo e ottenendo l’approvazione della delibera di giunta n. 90 con la quale si sanava una situazione confusa e si dettavano le regole alle ditte ritenute inadempienti da una ricognizione dei competenti uffici comunali, per una soluzione definitiva.
E’ molto probabile che se il sindaco, malconsigliato, non avesse firmato la revoca di assessore alle attività produttive al sottoscritto e non l’avesse soprattutto ostacolato, oggi si poteva avere una diversa fotografia del comprensorio produttivo.
Si è ancora invece a discutere, dopo molti anni, su come risolvere il delicato problema della zona artigianale che si fa sempre più ingarbugliato e sempre più complesso sotto l’aspetto legale.
Se qualcuno pensa che questo annoso problema possa essere risolto nel modo in cui è stato proposto negli ultimi consigli comunali e che addirittura possa premiare, dal punto di vista politico l’attuale amministrazione, c’è veramente da preoccuparsi.
Il consiglio comunale potrà esprimere soltanto la volontà politica di indirizzare l’organo esecutivo a trovare soluzioni che vadano in un'unica direzione cioè quella di perseguire il pubblico interesse e di realizzare nel più breve tempo possibile la piena efficienza del comprensorio artigianale.
Gianni Federici
Consigliere comunale Pdl
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