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Stefano Bizzarri
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Riceviamo e pubblichiamo - Grande bagarre all’ultimo consiglio comunale, quattro ore e mezzo di discussione di cui almeno tre dedicate all’approvazione del bilancio di previsione spesso sfociate in minacce e insulti tra il sindaco Bigiotti e l’ex sindaco Pompei.
La maggioranza è risultata ancora una volta risicata ed appena sufficiente per approvare il bilancio: solo 9 su 12 sono stati i consiglieri di maggioranza che hanno votato il bilancio.
Emblematica e pesantissima è risultata l’assenza dell’assessore al Bilancio che aggiunta a quella del funzionario contabile responsabile della stesura del bilancio e ai componenti dello staff che non si sono visti in consiglio, ma che sappiamo costare per il 2011 oltre 97mila euro, da un quadro desolante e chiarificatore di quanto pesante sia la crisi di idee e di programmazione in cui versa l’amministrazione Bigiotti.
Il sindaco dimostra ancora una volta di non avere le idee chiare confondendo il bilancio di previsione con quello consuntivo mescolando le cose fatte (poche) con quelle da fare (molte), dichiara di aver attivato le procedure per l’assunzione di due nuovi elementi dimenticando di dire che ha clamorosamente sbagliato tutti gli atti precedenti fino ad arrivare a dover annullare con delibera di consiglio i concorsi pubblici indetti nel novembre 2010 e non è ancora certo se abbia definitivamente perso la possibilità di assumere il nuovo dipendente di categoria C1.
Il sindaco ha inoltre avuto l’imprudenza di citare il nucleo di staff, pagato come già detto quasi 100mila euro con soldi nostri e percepito tra i cittadini di Bagnoregio come un sopruso di cui l’amministrazione dovrebbe vergognarsi e che tra l’altro crea imbarazzo anche tra le fila della maggioranza.
Infine quello che Bigiotti non ha detto o non ha potuto dire è che il bilancio di previsione è stato enormemente gonfiato, sono state previste entrate come quelle dell’autovelox non più in funzione da quasi un anno per 250mila euro o l’aumento dei parcheggi a pagamento di oltre il 300% o le entrate dovute ai proventi delle concessioni edilizie più che raddoppiate in un paese dove non esiste un piano regolatore e le aree edificabile sono praticamente inesistenti.
Questa è la dura verità di un’amministrazione costretta a coprire la propria incapacità ad amministrare con inutili proclami e false promesse.
Stefano Bizzarri
Capogruppo di minoranza
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