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San Pellegrino in fiore - Taglio del nastro alla presenza del sottosegretario Giro - Fotocronaca
Erba, ortaggi, canne... e i fiori?
di Francesca Buzzi
Viterbo - 29 aprile 2011 - ore 14,30


Il taglio del nastro del sottosegretario Giro con il sindaco Marini
Piazza del Comune
La scultura Fiore Nero di Federico Paris
Piazza del Gesù
Piazza della Morte
Piazza San Lorenzo
Gli ortaggi a piazza San Carluccio
I fiori finti a via San Lorenzo
I canneti a piazza San Lorenzo
- Labirinti di erba, ortaggi e fasci di canne... e i fiori?

Si alza il sipario su San Pellegrino in fiore, ma dei fiori nemmeno l'ombra.

La tipica manifestazione primaverile viterbese è stata inaugurata questa mattina alla presenza delle maggiori autorità locali, con un ospite d'eccezione: il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro.

Tutti in prima fila per il taglio del nastro, poi un giro panoramico per le vie del centro storico che rimarranno allestite fino al primo maggio.

Nuove idee, nuove geometrie, ma pochi, pochissimi fiori.

A piazza San Lorenzo, uno dei punti focali del quartiere e di solito della manifestazione, i colori e le fioriture scarseggiano. Un enorme labirinto di terriccio ed erba campeggia in mezzo alla piazza, di fronte alla basilica. Al centro un'enorme globo bianco, simbolo, probabilmente, del centro del mondo.

Un'installazione che a una prima occhiata appare spoglia e monocromatica, ma che racchiude una sua filosofia: evitare di caricare troppo con i fiori per esaltare la bellezza architettonica dei monumenti di Viterbo.

Grande novità, molto apprezzata, è stata invece la nuova veste di piazza del Comune. All'ombra di Palazzo dei Priori un prato verde e una cintura di aiuole fanno da cornice a due modernissime sculture, tra le quali “Fiore nero” dell'artista Federico Paris.

Particolare e simpatico, invece, l'allestimento di piazza San Carluccio. Le aziende locali, in collaborazione con la Camera di commercio, hanno ricreato un vero e proprio orto. Melanzane, pomodori, peperoni, patate e chi più ne ha più ne metta. Un gioco di colori e geometrie che trasformano un classico orto in un'opera d'arte. Ma c'è di più, gli ortaggi saranno devoluti in beneficenza al termine della manifestazione.

Innovativa anche la veste di piazza San Carluccio. Chi si aspettava un tripudio di colori e fiori ne rimarrà forse deluso. Lo scorcio tipico del cuore di Viterbo è stato, infatti, addobbato con una mini-foresta di canneti. Semplice, verde, lineare.

Originale piazza della Morte, dove due vecchie auto sono state ricoperte di rampicanti e foglie verdi.

A Via San Lorenzo, infine, in assenza dei fiori veri e profumati, qualcuno ha pensato bene di collocare delle particolarissime margherite di plastica.

Insomma un San Pelligrino in fiore con pochi fiori, ma senza dubbio innovativo e curioso.

Al taglio del nastro, preceduto da un banditore in costume d'epoca e dal suo seguito di tamburi, hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario ai Beni culturali Giro, il sindaco Marini, il vicesindaco Contardo, il presidente della Provincia Meroi, il questore Urti, il consigliere regionale Battistoni, il presidente della Camera di commercio Palombella.


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