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Angelo Pieri
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Luigia Melaragni
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- “Artigiancoop ha funzionato come ammortizzatore sociale. Perché ha reso possibile l’accesso al credito delle piccole imprese in una fase di accentuata rigidità delle banche, rendendo meno duro l’impatto della crisi per il tessuto economico del nostro territorio.
I Confidi restano uno strumento fondamentale per il mondo dell’imprenditoria diffusa”.
E’ la considerazione di Angelo Pieri, presidente della Cooperativa di garanzia del sistema Cna, in apertura della relazione svolta ieri pomeriggio, di fronte all’assemblea dei soci convocata per l’approvazione del bilancio 2010 (poi votato all’unanimità), presenti numerosi imprenditori, rappresentanti degli istituti di credito e la segretaria provinciale della Cna, Luigia Melaragni.
Sono gli stessi numeri a confermare il ruolo decisivo di Artigiancoop, realtà che esprime una forza di 2.983 soci (più di un terzo degli iscritti nell’Albo delle imprese artigiane) ed è convenzionata con diciotto istituti di credito. Lo scorso anno, a 397 imprese della Tuscia sono stati erogati finanziamenti a tasso agevolato per complessivi 15 milioni e 159mila euro.
Aumentate del 7,75 per cento, rispetto al 2009, le esposizioni assistite al 31 dicembre, complessivamente 33 milioni e 899mila euro. “Questi dati evidenziano come la Cooperativa, che offre una garanzia collettiva per il 50 per cento dei fidi erogati dalle banche agli artigiani, abbia assicurato un supporto efficace alle banche, valorizzando la conoscenza degli aspetti qualitativi delle imprese piuttosto che di quelli strettamente quantitativi -ha detto Pieri -. Nonostante le difficoltà del momento, siamo riusciti ad ampliare le nostre capacità di credito, garantendo denaro a costi ridotti, trasparenza e certezza delle condizioni, oltre a una consulenza finanziaria mirata”.
La lettura dei dati dice che la crisi ha spinto soprattutto le richieste di fidi destinati al ripristino di liquidità, che rappresentano il 39,99 per cento del totale delle somme erogate (erano il 33,98 nel 2009), e la previsione di un aumento dei tassi ha consigliato di incrementare le scorte di magazzino (i prestiti finalizzati a questo tipo di acquisto sono aumentati dall’1,53 al 3,95 per cento). Si è registrata, invece, una riduzione dei finanziamenti per il rinnovo delle attrezzature (dal 49,78 al 46,37 per cento).
“E’ il segno che la micro e la piccola impresa soffrono ancora - ha osservato Luigia Melaragni -. Del resto, proprio oggi abbiamo preso visione dei dati relativi al primo trimestre 2011 diffusi da Unioncamere. Per l’artigianato il tasso di crescita è negativo: - 0,64 per cento, 198 cessazioni a fronte di 145 iscrizioni. Il credito costituisce sicuramente uno dei problemi prioritari.
C’è bisogno di un rapporto di più stretta collaborazione tra i Confidi, le associazioni di categoria e le banche. Queste ultime hanno adottato politiche molto rigide, fortemente selettive nei confronti delle imprese; devono invece mostrare una maggiore apertura al territorio, investire nello sviluppo”.
Su questo aspetto, anche Pieri è stato chiaro: “Alle banche chiediamo di agire con lungimiranza e di compiere uno sforzo. Dopo aver letto con cura il bilancio di una piccola impresa, lascino da parte la seduzione dei numeri e guardino l’imprenditore negli occhi, leggano la sua storia e i suoi progetti, per scommettere insieme”.
Vicepresidente di Artigiancoop è Enio Gentili. Del consiglio di amministrazione fanno parte gli artigiani Fabrizio Bartoli, Antonino Carbone, Gianni Formichetti, Aristide Matteucci e Massimo Ragonesi.
La sede è a Viterbo, in via I Maggio 3. Telefono 0761.326133.
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