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Operazione Gipsy - Arrestati 5 giovani da carabinieri e guardia di finanza
Parcometri e videopoker nel mirino della banda
Viterbo - 28 aprile 2011 - ore 13,15


Gli arrestati
Daniel Ovidiu Apalanei detto Dani
Ioan Adrian Trif detto Pogan
Ioan Andrei Barbu detto Orecchiato
Petru Gratian Bogdan detto Mustafa
Gabriel Ioan Sandru detto Gabita
I colpi messi a segno dalla banda e ricostruiti dalle forze dell'ordine
Il colonnello della finanza Paolo Occhipinti
Il colonnello dei carabinieri Gianluca Dell'Agnello
Il comandante del nucleo investigativo Sergio Santon
- Sopralluoghi di giorno e colpi messi a segno di notte.

E' così che operava la banda dei cinque romeni arrestati nell'ambito dell'operazione Gipsy, condotta da carabinieri e guardia di finanza. Tutti giovani tra i 20 e i 26 anni che agivano con rapidità e abilità. Obiettivo: parcometri e video poker di esercizi pubblici. Ma anche distributori e sale scommesse, senza disdegnare case.

Il nome dell'operazione, che ha portato ai cinque arresti, deriva dall'etnia dei cinque ragazzi e dal fatto che tutti siano senza fissa dimora. Si tratta di Daniel Ovidiu Apalanei detto Dani, Ioan Adrian Trif detto Pogan, Ioan Andrei Barbu detto Orecchiato, Petru Gratian Bogdan detto Mustata e Gabrie Ioan Sandru detto Gabita.

“Le indagini – spiega il comandante del nucleo investigativo Sergio Santon – sono iniziate a febbraio e si sono concluse il 22 aprile. La collaborazione con le fiamme gialle è nata dal fatto che entrambi stavamo osservando lo stesso personaggio, Daniel Dani Apanalei, che viveva a Civita Castellana e che ha fornito la base alla banda che così è riuscita a penetrare nella Tuscia.

Qui – continua – hanno messo in atto due colpi: uno all'Enelpetroli e un altro in una sala scommesse di via della Repubblica. E' così che sono scattate le indagini che hanno portato alla proficua collaborazione, come era già successo in precedenza con l'operazione Gullit”.

I colpi messi a segno dalla banda sono avvenuti tra il Lazio, Umbria, Toscana e Lombardia. Ma non si esclude che possano aver agito anche all'estero, in particolare in Olanda, Belgio e Germania.

“I cinque ragazzi – continua Santon - si spostavano con frequenza, viaggiando sui treni per evitare il controllo dei posti di blocco. Cambiavano spesso i alloggio tra campi nomadi, case di parenti e amici, ma anche strutture alberghiere. Inoltre, per non essere rintracciati usavano delle ricetrasmittenti al posto dei cellulari”.

Nel corso delle perquisizioni, le forze dell'ordine hanno sequestrato oltre 4mila euro. “Abbiamo sequestrato denaro in monete, circa 4mila euro, ma stiamo ancora indagando per capire quanti soldi sono stati trasferiti dall'Italia direttamente in Romania, attraverso il money transfer. Si pensa siano decine di migliaia di euro”.

Tutto, però, ha avuto fine alle prime luci dell'alba del 22 aprile, dopo l'ennesimo furto a Montecatini Terme. “Al rientro in albergo – dice Santon – i cinque romeni hanno avuto una bella sorpresa. Ad attenderli c'erano trenta operatori che hanno eseguito il fermo del pm Paola Conti, convalidato dal gip di Pistoia”.

Soddisfatti per l'esito dell'operazione congiunta il colonnello dei carabinieri Gianluca dell'Agnello e quello della finanza, Paolo Occhipinti.


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Furti in tutta Italia, sgominata banda
Viterbo - 27 aprile 2011 - ore 20,00


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