- Quattrocento figuranti in costume d'epoca, silenzio tra il pubblico e un'atmosfera suggestiva.
E' la processione del Venerdì Santo di Bagnaia che ha rievocato la morte di Gesù Cristo partendo dalle ore precedenti nelle quali il sinedrio decise della sua sorte fino alla crocifissione.
I figuranti escono della chiesa di San Giovanni, dietro al parroco don Franco, per poi sfilare davanti alla folla.
Prima attraversano la piazza e la salita che porta a Villa Lante, poi scendono tra i vicoli del centro storico, per risalire infine di fronte all'ingresso della Villa dove è stata messa in scena la crocifissione.
Donne, uomini e ragazzi comuni che per una sera vestono i panni di chi fece la storia duemila anni fa.
Tra i figuranti spiccano gli antichi romani avvolti nei mantelli e nelle divise militari. Le pie donne con i lunghi veli sulla testa. Pilato. Giuda. San Pietro. La Veronica con il lenzuolo segnato dal sangue di Cristo.
La processione procede divisa in quadri. Prima l'ultima cena con gli apostoli. Poi la notte nell'orto degli ulivi e l'arrivo del traditore Giuda. Infine la crocifissione.
I tre figuranti nelle vesti di Gesù e i due ladroni vengono issati su tre vere croci di legno con in dosso solo un panno alla vita. Sotto la croce si inginocchiano la Madonna e Giovanni. Infine il rumore di un tuono e di un acquazzone. L'uomo che interpreta Gesù china il capo e la musica si interrompe.
La via Crucis si chiude con la rappresentazione della morte del Cristo.
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