Riceviamo e pubblichiamo - L'inerzia favorisce la chiusura.
All'ospedale Andosilla nessuno dei vertici amministrativi sembra in grado di rilasciare informazioni, neanche al personale interno, relative alla lenta agonia a cui sono sottoposti l'nsieme dei reparti.
Viene continuamente prorogata l'apertura del nuovo reparto di oncologia e l'apertura di ambulatori vari.
La causa del rinvio sarebbe l'impianto non a norma che a tutt'oggi nessuno provvede a regolarizzare, mentre proseguono una parte dei lavori delle opere esterne in orari inconsueti, anche di sera, dopo il tramonto, al buio.
Attualmente solo il reparto di medicina e chirurgia sono rimasti autonomi, ma sott'organico sia medico che paramedico con l'assenza del primario di medicina sostituito dal facente funzione, che, però, dipende da Belcolle.
Declassata la terapia intensiva: è passata da intensiva a sub intensiva.
Ancora proseguono i trasporti dei malati da ospedale a ospedale, utilizzando personale interno senza che allo stesso personale venga chiesta la disponibilità alle trasferte.
Ospedale alla deriva dove nessuno dice, nessuno protesta, nessuno informa.
La sensazione è che si ripresenti la minaccia della chiusura e del tracollo alla fine di luglio. In questa tragica silente situazione fa clamore l'inerzia della commissione speciale comunale per l'ospedale presieduta dal consigliere Urbanetti, che si era impegnato pubblicamente a riunirla mensilmente per elaborare un piano di sviluppo dei servizi alla salute sul territorio a cominciare dal rafforzamento dell'ospedale, per controllare i lavori all'ospedale e in che modo vengono spesi i soldi pubblici.
Invitiamo la commisisone speciale xomunale che dal 2 febbraio scorso è ferma, a fissare quanto prima un incontro con la cittadinanza che sollecitiamo a partecipare per battersi insieme ai lavoratori dell'ospedale, al fine di migliorare i serivizi sanitari sul nostro territorio.
Sinistra ecologia e libertà
Circolo Civita Castellana
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