:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|




Viterbo - Il consigliere regionale Parroncini (Pd) fa il bilancio dei tagli del presidente
La Polverini? Uno tsunami sulla Tuscia
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 22 aprile 2011 - ore 2,30


Le immagini dell'iniziativa di Parroncini nella sala conferenze della Provincia
- Renata Polverini? Magari si fosse limitata a fare niente per la Tuscia. Invece ci si è messa d'impegno. Tagliando. Il bilancio di un anno in Regione visto da Giuseppe Parroncini (Pd) è presto detto: un disastro.

Del resto, l'incontro di ieri alla sala conferenze della Provincia ha un titolo eloquente: “La Polverini taglia la Tuscia”. Non in senso geografico, semmai economico.

Ad ascoltare il consigliere democratico ci sono cittadini, simpatizzanti e diversi esponenti del partito. Sindaci, consiglieri, lo stesso segretario provinciale Pd Egidi e il suo vice Dinelli al tavolo. Mentre Parroncini è un fiume in piena.

“La Regione toglie ai territori periferici – spiega Parroncini – a tutto vantaggio di Roma, la Polverini serve come puntello per Alemanno”. Molteplici gli esempi. “Basti pensare nella sanità e al trucco della macro aera. Prima i posti letto si calcolavano su base provinciale. Adesso Viterbo è insieme a Rieti e parte di Roma. Col risultato che nella Tuscia mancano 310 posti letto. In pratica tre ospedali”.

Sui rifiuti, invece, il percorso è inverso. “Prima ogni provincia aveva la sua discarica, adesso l'Ato è regionale. Quindi l'immondizia può andare ovunque. Una volta esaurito Malagrotta, si potranno de localizzare i rifiuti di Roma ad Allumiere”. A due passi da Viterbo. Poi il piano casa e i trasporti. “Il piano – continua Parroncini – è studiato per scavalcare i piani regolatori comunali, mentre sui trasporti, la ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo è passata da Metro ad Atac, che gestisce la viabilità pubblica a Roma. Risultato: annullato il finanziamento di 175mila euro per l'ammodernamento. Così la linea va in malora.

Per non parlare degli immigrati. Non vogliamo i campi ghetto. Ma accolti in piccoli gruppi, ogni provincia deve fare la sua parte. Roma non li vuole e ha già detto di no”.

Sul fronte arsenico, peggio che andare di notte. “La Polverini è commissario, ma dorme. Occorre dearsenificare alla fonte, le fontanelle sono solo palliativi”. E con la cultura non si mangia. “Via tutti i soldi dalle province. Il lavoro fatto sugli etruschi è stato vanificato, i fondi sono spariti, tutto finito. Ma noi, con la cultura ci mangiamo, ristoranti e operatori ci vivono”.

Notte fonda anche sulle infrastrutture. “Il ministro Matteoli dice che Adr è prossima a concludere l'intesa per la costruzione. Ma la società ha detto altre volte che senza infrastrutture non investe, per non creare una cattedrale nel deserto. Altrimenti si sposta come sta facendo, su Fiumicino. Adesso abbiamo scoperto che per la Trasversale, nonostante le promesse, i soldi non ci sono”.

La maggioranza che tiene in piedi la Polverini va avanti, ma per quanto? “Mi chiedo – continua Parroncini – l'Udc quanto riuscirà a resistere, essendo all'opposizione al Governo e a Roma. Alle amministrative, tanto a Viterbo quanto nelle altre province sono in lista con noi. Si muovono con intelligenza nelle alleanze”.

Il punto vero è che l'intero Paese, con questo centrodestra è allo sbando. Il Lazio è solo una parte del totale. “Dalla scuola pubblica, che così com'è da fastidio, perché non appiattisce le coscienze, alla legge sui consultori familiari che si vogliono stravolgere per arrivare alla 194”.

Tornando dalle nostre parti, in un anno lo tsunami Polverini ha travolto la Tuscia.

Tagliando i fondi alla Trasversale e anche alla ferrovia, togliendo ai comuni della Tuscia quattro milioni e mezzo di euro, dimezzando i fondi per aree e parchi protetti, portando via cinque milioni di euro per gli etruschi a Tarquinia, Vulci e Tuscania, mentre il museo Forte San Gallo di Civita Castellana rischia di chiudere per i tagli.

Quindi il doloroso capitolo sanità, dove aumentano le liste d'attesa e i malati che si vanno a curare fuori regione, mentre da noi si ridimensionano gli ospedali periferici.

Il primo anno è andata così. Auguri, soprattutto per il prossimo.


La nota di Giuseppe Parroncini dopo l'incontro di ieri in Provincia

“Questo territorio ha subito solo tagli e prese in giro. In pochissimo tempo sono riusciti a cancellare il lavoro che avevamo costruito in cinque anni”.

Quasi 10 milioni di euro di investimenti già a disposizione in fumo, cui si aggiungono altri 175 sulla ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo.

E poi i colpi di forbice alla sanità, ai servizi sociali, all’ambiente, alla cultura e alle infrastrutture. Tutto in un soli 365 giorni.

In poche parole: “La Polverini taglia la Tuscia”, come il tema dell’iniziativa scelto dal consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, per riassumere il primo anno della giunta regionale di centrodestra.

Nella sala conferenze della Provincia, ieri, sono intervenuti anche il segretario provinciale del Pd, Andrea Egidi, il vice Alessandro Dinelli, il sindaco di Acquapendente Alberto Bambini e Pieranna Falasca di Legambiente.

“La Tuscia – ha detto Parroncini – è stata fortemente penalizzata. Ma anche il clima è molto pesante.

Penso agli attacchi alla scuola o alle conquiste civili. Come la proposta di legge Tarzia, attualmente in commissione, per ridimensionare i consultori: single e coppie di fatto neanche potrebbero accedere.

E poi si mercifica un argomento così delicato, aprendo ai privati”.

Cos’è la Regione Lazio oggi? “Triste dirlo, ma è solo un puntello per risolvere i problemi del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Basta guardare alla sanità: laddove la media di posti letto deve essere di 3,3 ogni 1000 abitanti, col trucco della macroarea la Capitale ne ha 5 e la Tuscia solo 2,3. Mancano 310 posti letto, come tre ospedali.

L’inverso accade per i rifiuti: con l’Ato regionale si permette ad Alemanno di portare la nuova discarica che dovrà sostituire Malagrotta fuori dai confini comunali.

Ha già firmato un’intesa con il governo per realizzarla ad Allumiere, al confine con la Tuscia. E ancora la ferrovia che passa per Civita Castellana, passata da Metro ad Atac, su cui non si investe più, anzi si taglia quello che già c’è. O anche gli immigrati: il sindaco non vuole neanche la propria parte”.

L’emergenza arsenico? “Roma non ce l’ha, è solo un problema della provincia di Viterbo. E infatti la Polverini su questo dorme”. La cultura. “Tremonti dice che con questa non si mangia. Ma gli operatori e questo territorio ci mangiano da anni. Hanno fatto sparire i fondi sugli Etruschi: noi avevamo fatto una grande mostra a Roma, poi c’era l’Ultramaratona. Tutto finito, come la legge sulla via Francigena, completamente definanziata, o il nuovo Grande attrattore, quello dei Farnese.

Hanno spento anche questo. Nel sociale? Hanno azzerato i fondi della legge sul reddito minimo garantito, prima forte di 60 milioni. Per non parlare delle liste d’attesa: oggi si è svegliato anche il consigliere regionale Francesco Battistoni, che grida allo scandalo. Ma è lo stesso Battistoni che diceva che i piccoli ospedali sono pericolosi”.

Ultimo passaggio sulle infrastrutture. “Vogliamo parlare dell’aeroporto? Il ministro Matteoli continua a prenderci in giro. L’altro giorno è venuto a dirci che c’è l’accordo con Adr per la costruzione, ma Adr non investirà mai se non ci sono le infrastrutture.

Infatti lo sta facendo su Fiumicino. Sulla Orte-Civitavecchia avevamo messo un tesoretto da 100 milioni, oggi il ministro ci spiega che devono provvedere i privati perché i soldi non ci sono. Ma ricordo benissimo quando ci assicurò che se avessimo sbloccato il corridoio tirrenico, lui avrebbe finanziato la trasversale”.

Di seguito i tagli alla Tuscia in un anno di giunta Polverini.

Sanità e servizi sociali
Azzerati i posti letto per acuti negli ospedali di Montefiascone e Ronciglione; fortemente ridimensionato quello di Acquapendente; declassato a Civita Castellana; Belcolle ridotto allo stremo
Mobilità passiva: in aumento i malati che scelgono di curarsi in altre regioni
Liste d’attesa in aumento: al di là degli slogan, nessun provvedimento concreto per ridurre i tempi
Precari: bloccata la stabilizzazione
Reddito minimo garantito, definanziata la legge a tutela di chi è senza lavoro approvata dal centrosinistra
In discussione in commissione una proposta di legge del centrodestra tesa a indebolire e svilire i consultori

Infrastrutture
Trasversale Orte - Civitavecchia: tagliati 100 milioni stanziati nel 2007 dal centrosinistra, vinta la battaglia per recuperarli nel bilancio 2011
Raddoppio ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo: cancellati 175 milioni
L’aeroporto di Viterbo si allontana sempre di più
Centri storici e lavori pubblici: tagliati 4,5 milioni per 28 opere in 27 Comuni della Tuscia

Ambiente
Emergenza arsenico, ancora non c’è un piano
Rifiuti, rischio mega discarica ai confini con la Tuscia
Definanziati i fondi per tutti i parchi della provincia di Viterbo

Cultura
Definanziati progetti per 5 milioni di euro per gli Etruschi a Tarquinia, il parco di Vulci e per l'alta ristorazione a Tuscania
Museo nazionale Forte Sangallo a Civita Castellana a rischio a causa dei tagli.


Copyright TusciaWeb - Chi siamo
Condividi
-