Mauro De Mauro

Totò Riina

Carcere a vita e isolamento diurno per tre anni.

E' la richiesta del procuratore aggiunto di Antonio Ingroia per il boss Totò Riina, unico imputato al processo per l'assassinio di Mauro De Mauro, il giornalista del quotidiano palermitano "L'ora" ucciso nel '70.

Riina ha assistito in videoconferenza all'udienza, tenutasi nell'aula della Corte d'Assise del tribunale di Palermo.

Per i magistrati non c'è alcun dubbio che dietro l'uccisione di De Mauro ci sia la mano della mafia. Le sue inchieste di giornalista "scomodo, coraggioso e curioso della verità" davano fastidio ai boss. Da qui, dice Ingroia, la necessità di toglierlo di mezzo una volta per sempre.

Già nella scorsa udienza, il pm Sergio De Montis si era soffermato sul lavoro di De Mauro, sui suoi tanti articoli sul caso Mattei e sul Golpe Borghese.

I magistrati hanno anche ripercorso, nella loro requisitoria, i continui depistaggi delle indagini, messi in atto da forze dell'ordine e servizi segreti, che hanno fatto sparire una enorme mole di documenti utili a far luce sulla vicenda.