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Viterbo - Il commento della segretaria della Cna Luigia Melaragni
"Fotovoltaico, il decreto scoraggia investimenti"
Viterbo - 21 aprile 2011 - ore 13,00


Luigia Melaragni (Cna)
- “I nuovi interventi previsti nel fotovoltaico sono totalmente insufficienti”. La Cna boccia la bozza di decreto sulle condizioni di incentivazione delle rinnovabili presentata dal ministro dello Sviluppo Economico alla Conferenza Stato Regioni.

Pur prevedendo minori decurtazioni agli incentivi riconosciuti ai piccoli impianti, la norma introduce, per questi ultimi, riduzioni che, a dicembre 2011, supereranno il 20 per cento e, per il 2012, arriveranno al 30 per cento.

“Non è il provvedimento che attendevamo, dopo il blocco dei finanziamenti da parte delle banche ai progetti in corso di realizzazione e il fermo delle attività per effetto dell’ultimo decreto legislativo - dice Luigia Melaragni, segretaria provinciale della Cna -. E’ chiaro che, in particolare per i piccoli impianti, diminuirebbe la fattibilità economico/finanziaria.

La bozza presentata prevede altresì una riduzione degli incentivi fin dal prossimo mese di giugno, colpendo anche i progetti avviati sulla base di un contesto normativo approvato neppure sette mesi fa.

Restano forti timori per il futuro di un sistema di imprese che, anche nella nostra provincia, pur in tempi di crisi, ha investito e creato occupazione e ricchezza ma che adesso vive uno stato di angoscia e incertezza”.

“Ricordiamo - prosegue Melaragni - che, nei giorni scorsi, anche il commissario europeo all'Energia, Ghunter Oettinger, ha inviato al ministro dello Sviluppo Economico una lettera in cui si esprime preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi e si sollecita il governo italiano a fissare ‘quanto prima un quadro interno d'incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando cosi il raggiungimento del suddetto obiettivo’. Parole condivise dal nostro mondo imprenditoriale”.

La Cna ripropone al governo il mantenimento delle condizioni attuali fino al 31 dicembre del 2011 per gli impianti di piccola dimensione e una riduzione graduale, dal prossimo giugno, solo per gli impianti di maggiori dimensioni.

Chiede, inoltre, un tavolo permanente di consultazione con le associazioni d’impresa, per definire, con una procedura condivisa, l’intero sistema degli incentivi per le rinnovabili. “Non si può andare avanti a colpi di decreti addirittura retroattivi.

C’è bisogno di una nuova politica energetica, di strategie per il lungo periodo, che, secondo noi, devono essere orientate -conclude la segretaria della Cna- all’efficienza e alla sostenibilità ambientale”.


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