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Viterbo - Trasporti - I Comitati stimolano l'assessore Simeone
"La Roma Nord deve passare al Cotral"
Viterbo - 20 aprile 2011 - ore 9,30


Riceviamo e pubblichiamo
- L'assessore ai trasporti della provincia Simeone ritiene giustamente la ferrovia Roma Nord strategica per l'Alto Lazio e ci permettiamo pertanto di svolgere un ruolo di stimolo per il potenziamento di questa linea, evidenziando le nostre proposte.

Prima di tutto ci sembra sbagliato che la Roma Nord sia gestita dall'Atac, che ha il compito istituzionale di gestire il trasporto pubblico nel Comune di Roma, compito che non riesce tra l'altro a gestire al meglio.

Non possiamo accettare che una ferrovia regionale, che attraversa due province, sia gestita da Roma in una ottica che non può che essere romanocentrica.

L'Atac privilegia ovviamente gli utenti romani e tralascia quelli della provincia.

A nostro avviso la Roma Nord deve passare alla Cotral, che è una azienda regionale e non comunale, istituendone una divisione ferroviaria.

In accordo con i sindacati si può chiedere ad alcuni autisti della Cotral, su base volontaria, di diventare macchinisti, con l’incentivo di un aumento di salario. Ciò può assicurare personale a sufficienza per i treni.

Per il materiale rotabile, si possono in un primo momento valutare ipotesi diverse dall'acquisto del nuovo, come leasing o materiale usato, “ricondizionato”.

Ma la vera svolta per la Roma Nord è la realizzazione della Circumcimina: unendo le tratte Capranica-Fabrica/Fabrica -Viterbo/Viterbo -Capranica e creando la fermata Ospedale Belcolle è possibile creare un anello ferroviario .

In questo modo non avremo linee ferroviarie isolate, ma un effetto rete capace con la riapertura della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte di dare una svolta alla mobilità di tutta la provincia.

Occorre però, non limitarsi alla richiesta sebbene importante (la superstrada Viterbo Civitavecchia) di una sola opera, ignorando tutto il resto, ma avere una visione complessiva del sistema dei trasporti e quindi lanciare attraverso lo studio del Piano di Bacino, una vera e propria “Nuova Vertenza Alto Lazio”.

Occorre dare risposte al nuovo centralismo di Roma Metropolitana e della Regione Lazio che toglie le deleghe alle Province e attraverso il federalismo proporre il riequilibrio del territorio con la creazione della Regione Tuscia Etruria.

Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Gabriele Pillon


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