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Viterbo - Questa mattina, al Museo della Ceramica della Tuscia
Cna, inaugurata la mostra concorso di artigianato artistico
Viterbo - 20 aprile 2011 - ore 17,00


- L’artigianato artistico? Un grande patrimonio imprenditoriale da gestire bene per la crescita economica: diffondendone la conoscenza e promuovendone il valore culturale, formando nuove generazioni di maestri che, nella continuità con le tradizioni produttive del territorio, abbiano il coraggio di innovare.

E’ la sfida lanciata dalla quinta edizione della mostra concorso di artigianato artistico “Forme e colori della terra di Tuscia”.

Organizzato dalla Cna con la collaborazione della Cooperativa Girolamo Fabrizio e il fondamentale sostegno della Fondazione Carivit, che ospita le opere nelle sale del Museo della Ceramica della Tuscia, a Palazzo Brugiotti, l’evento è stato inaugurato questa mattina, presenti il presidente della Fondazione Carivit, Francesco Maria Cordelli, il presidente della Cna Associazione Provinciale di Viterbo, Angelo Pieri, con la segretaria, Luigia Melaragni, la presidente di Cna Artistico e Tradizionale, Daniela Lai, e i rappresentanti delle istituzioni: il vicesindaco di Viterbo, Enrico Maria Contardo, l’assessore provinciale Francesco Maria Simeone, il vicesegretario generale della Camera di Commercio, Francesco Monzillo. E’ intervenuto altresì il presidente della Commissione Regionale per l’Artigianato, Luigi Cola.

Il taglio del nastro è stato preceduto, come sempre, dalla premiazione dei vincitori del concorso, selezionati tra i 29 artigiani (otto sono di Roma e provincia) che hanno presentato le opere nelle sezioni “artigianato artistico tradizionale” e “artigianato artistico innovativo”. Mentre per la sezione “artigianato artistico quale terreno di ricerca e di sperimentazione per la scuola” sono stati esaminati i lavori di 26 studenti.

I pezzi unici in concorso rivelano l’alto livello raggiunto dagli artigiani sotto il profilo tecnico e capacità creativa. Spesso si tocca l’eccellenza, come nel caso dei vincitori.

Il primo premio è stato assegnato per il “tradizionale” ad Antonio Iachini, ebanista e restauratore di Tuscania, che ha costruito una chitarra elettrica senza cassa di risonanza utilizzando, con particolare perizia manuale, diversi tipi di legno (acero marezzato, noce, palissandro, bosso, olmo, ebano e legno viola) e per l’”innovativo” a Stefano Todini, abile scalpellino di Tarquinia, per una scultura in marmo che rappresenta la Sfinge etrusca e il suo mito e sulla quale sono scolpiti un rosone medioevale e un ingranaggio, a simboleggiare le diverse epoche.

Al secondo e al terzo posto, rispettivamente, si sono classificati per il “tradizionale” La Bottega delle Idee di Marco Scarici, di Capranica, con una cassettiera in legno laccato dalle tonalità decise, ispirate all’eruzione vulcanica, e Francesco Marzetti, di Montefiascone, con un’opera in legni riciclati; per l’”innovativo” Ferro Vivo di Patrizia e Marco Rocchetti, di Viterbo, con un albero d’ulivo in ferro lavorato avvalendosi del taglio laser, e Francesca Antonello, di Roma, con una collana in argento ispirata al paesaggio della campagna viterbese.

Menzione speciale della Fondazione Carivit per Angelo Pieracci, fabbro di Vetralla, che ha concorso nella sezione “artigianato artistico innovativo”: la sua originale struttura costruita con tubi di ferro può essere utilizzata per quattro diverse funzioni.

Per la “scuola”, si sono classificati al primo posto Annalia Amedeo, della Scuola d’Arti e Mestieri Nicola Zabaglia di Roma; al secondo e al terzo, rispettivamente, Raffaele Mancini e Daniela Simona Picano, entrambi del Liceo Artistico Ulderico Midossi.

Della giuria, presieduta da Francesco Maria Cordelli, hanno fatto parte Verdiana Fontana, dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze, Luca Iaia, responsabile nazionale di Cna Artistico e Tradizionale, Riccardo Monachesi, architetto, Gabriella Trani, pedagogista e arte terapeuta, e Luigi Cola, presidente della CRA.

Importanti anticipazioni sono state date, in occasione della presentazione dell’iniziativa, dal presidente della Fondazione: l’imminente ingresso della Fondazione Carivit nell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, “che ci consentirà di entrare -ha detto Cordelli- in una gamma di produzioni artigianali di altissimo livello”, e il completamento, nel giro di un anno, della struttura dell’ex Mattatoio a Valle Faul, destinata a sede del Museo della Ceramica e a centro culturale polivalente.

“Per noi, il 2011 è un anno all’insegna dei mestieri d’arte”, ha sottolineato Melaragni, che ha ricordato il recente avvio della bottega scuola Cna -la prima nella regione- e il lavoro per il contrassegno d’origine e qualità dell’artigianato artistico e tradizionale del Lazio. La segretaria provinciale ha altresì citato un dato interessante: al bando della Regione (che si è chiuso il 31 marzo) per la selezione delle imprese da ammettere al programma per la promozione del settore, hanno partecipato 50 imprese della Tuscia su un totale di 248 (Roma inclusa), a conferma della vivacità delle attività artistiche.

La mostra a Palazzo Brugiotti (in via Cavour 67) resterà aperta fino a domenica 8 maggio, tutti i giorni, nei feriali dalle 15 alle 19, nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, con ingresso libero.


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