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Grotte di Castro - Nella basilica del santuario
Esposta la statua del Cristo risorso
Viterbo - 19 aprile 2011 - ore 19,00


- Si è conclusa con un grande successo, la mostra per l’esposizione restauro della statua del “Cristo Risorto” nella Basilica del Santuario di Grotte di Castro, principiata venerdì 15 Aprile.

L’evento Organizzato dall’associazione Fabula onlus in collaborazione con il Comune di Grotte di Castro, il sindaco Piero Camilli e fortemente voluta dal Rettore, Don Angelo Maria Patrizi; ha ri-portato agli occhi dei fedeli e non solo, la rinnovata statua lignea seicentesca del Cristo Redentore. Sono stati illustrati ai molteplici visitatori, i vari aspetti della lavorazione, che ha dato nuovo splendore all’amato “monumento”, dopo sette mesi di lavorazione da parte dello studio Art&Style.

Il lavoro certosino e gratuito dei restauratori: Rocco Pugliese Eerola e dello Spagnolo Feliciano Gavira Alba, è stato ammirato, acclamato e compreso appieno anche grazie all’utilizzo dei pannelli fotografici, offerti da Photo&Photo, che hanno ricordato ai fedeli e agli intervenuti , lo stato di degrado iniziale della sacra scultura.

Molteplici sono state le domande, data la bellezza e perfezione dell’opera conclusa, la quale, è stata trasformata e riportata agli antichi splendori e presentata nella sua ”nuova” veste. Era infatti quasi, un lavoro improbo, quello di risalire alle vecchie origini della forma e del colore dell’opera, data la devastazione in cui, causa il tempo, versava.

Invece, la doratura in oro, le varie ricostruzioni lignee, nonché l’apporto e il ritorno delle antiche “potenze” dorate in cima al capo del Cristo, hanno estasiato la folla dei visitatori e accresciuto il lavoro storico e di ricerca stilistica, servita per compiere tali lavorazioni.

“Una vera e propria sfida” come commenta Gavira Alba: “quella di utilizzare tecniche e materiali di ultimissima generazione e riuscire a coniugarli con il lavoro materiale che non cambia, oramai da secoli, riuscendo così a trasportare fedelmente tecniche oramai quasi perse nei meandri dell’arte restauratoria, tenendo fede a quelli che erano gli input che durante la ricerca storiografica ci trovavamo di fronte ”.

Una giornata da ricordare nonché, si spera, l’inizio di un percorso, come dalle parole del presidente di Fabula Sandro Gregori: “ Era importantissimo far capire a tutti, che l’identità culturale di qualsivoglia piccolo comune, va preservata, anche perché è vasta. Questo nostro primo passo, speriamo serva per poter principiare un logico progetto di rinascita delle piccole e gloriose realtà artistiche, troppo spesso sottovalutate.” Finalmente, il Cristo Risorto, il giorno del venerdì Santo, tornerà al culto dei fedeli dinnanzi all’altare Maggiore della Basilica.


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