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Dal 23 aprile al 2 maggio tredici artisti contemporanei in mostra per “La città e l’umano”
Il premio centro fa tappa a Soriano nel Cimino
Viterbo - 19 aprile 2011 - ore 14,00


- Si inaugura sabato 23 aprile alle 11 a Soriano nel Cimino, la seconda tappa dell’Esposizione nazionale delle arti contemporanee – Premio Centro 2011 che ha per titolo il tema conduttore dell’intera rassegna: “La città e l’umano”.

Alla mostra, allestita nel medioevale Castello Orsini, partecipano tredici artisti italiani emergenti, selezionati dal direttore artistico dell’esposizione, Paolo Berti, con circa settanta opere tra installazioni, pitture, fotografie e sculture, affrontando il tema con richiami alla storia patria e alla contemporaneità.

Un percorso espositivo, a cura di Cristina Pontisso, che invita il pubblico a cogliere emozioni e riflessioni, per un’esperienza che da estetica si fa esistenziale, grazie anche al luogo che la ospita.

Il Castello Orsini di Soriano nel Cimino dal 1848 al 1989 è stato adibito a carcere, quindi alterato negli spazi e nelle funzioni che ancora oggi restituiscono l’eco delle tante vite che lo hanno popolato.

“In queste sale disadorne, lungo gli stretti corridoi – spiega Cristina Pontisso – nelle celle che ancora conservano le porte inferriate abbiamo deciso di allestire le opere di tredici artisti che indagano e analizzano il binomio città-umano. Città intesa come tessuto urbano e sociale, come quotidianità e convivenza, vita e memoria, Storia e storie.

L’umano che la abita è quello di ieri e di oggi, è donna o uomo che l’ha costruita e poi ne è diventato vittima, è l’umanità che nei secoli ha trasformato i propri comportamenti sociali e ha intessuto relazioni interpersonali dalle mille sfaccettature.

Innegabile quindi l’influenza reciproca tra città e uomini, che ha segnato la nostra storia e continua a marchiare le nostre vite con una moltitudine di interpretazioni possibili. Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare agli artisti il compito di affrontare ed analizzare questa tematica, attraverso la libertà propria della creatività.

Consapevoli della funzione dell’arte contemporanea che, oltre ad avere valore estetico, offre un forte messaggio comunicativo capace di rendere più leggibile il presente”.

Così saranno visibili l’enigmatico linguaggio grafico di Lorenzo Brini, i penetranti e dolorosi ritratti di Aurora Cubicciotti, l’energia materica di Luigi Fondi, le indagini di Andrea Martinucci sui disagi della società contemporanea, la carica irriverente e provocatoria di Max Papeschi, la simbologia dell’odierna società di Roberta Serenari, la contaminazione di pittura e scultura nell’immaginario di Serge Uberti e le alterazioni pittoriche e tecnologiche dei corpi di Marco Maria Zappa.

Integrano il percorso espositivo i vincitori della prima edizione: la realtà alterata dalle pennellate di Bato, le sinuose e misteriose figure di Isa Biasini, il sogno che tutto trasforma di Fiore Cagnetti, l’equilibrio formale delle sculture di Chiara Massimi e la comunione tra natura e storia nelle opere di Giuseppe Rossi.

La mostra al Castello Orsini di Soriano nel Cimino resterà aperta tutti i giorni fino al 2 maggio con orario 10.30-13 e 16-19.30. Per ulteriori informazioni: www.premiocentro.org.


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