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Viterbo - Il consigliere Umberto Fusco: "Un passo importante per la tutela e la valorizzazione del settore"
Intesa tra Ancot e Federterme
Viterbo - 17 aprile 2011 - ore 15,35


il consigliere delegato al Termalismo Umberto Fusco
Riceviamo e pubblichiamo - Grande soddisfazione per la realizzazione del protocollo d'intesa per i comuni termali, tra Ancot e Federterme.

Con tale intesa si sottolinea e si rafforza la necessità di tutelare e valorizzare una risorsa come quella termale presente sul nostro territorio e rispondere alla crescente domanda del benessere termale e di turismo sostenibile.

Umberto Fusco
Delegato al Termalismo del Comune di Viterbo


Presentato il protocollo per la qualità dell'offerta termale.

"Il Protocollo di oggi - ha affermato Massimo Tedeschi -, vuol testimoniare un importante patto d'azione fra mondo delle imprese (Federterme) e territori (Ancot) per rilanciare il termalismo alla luce anche della recente direttiva europea.

A dieci anni dalla legge 323/2000, inoltre, decollano le scuole di medicina termale come momento di sensibilizzazione e di qualificazione del mondo medico sulla medicina naturale che sono le terme: si tratta di un grande passo in avanti - ha concluso Tedeschi - frutto di grande cooperazione interistituzionale, a partire dal Ministero della Sanità e delle Università".

"Ancot è riuscita ad aumentare nell'ultimo anno del 40% la base associativa di comuni termali e questo segnale rappresenta un valido punto di partenza per affrontare strategie di carattere sanitario, termale e turistico in modo congiunto e compatto, a partire da un dialogo proficuo e costruttivo con Federterme e Federsanità Anci.

Il sistema termale italiano, che fattura oltre 750 milioni di euro (anno 2009), con 16mila occupati diretti (65mila con gli indiretti), chiede di accrescere il suo ruolo nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, in coerenza con gli indirizzi del Governo".

"In tale ottica - afferma il presidente di Federterme Jannotti Pecci - abbiamo apprezzato molto, come Federterme, le indicazioni del ministro della Salute Ferruccio Fazio circa il ruolo del termalismo all'interno del Servizio sanitario nazionale, un ruolo finalizzato alla prevenzione e alla riabilitazione, un ruolo sempre più parte della medicina del territorio.

E' esattamente quello che la legge di riordino del settore termale (legge 323/2000) si proponeva. Cerchiamo di andare avanti per questa strada e probabilmente la crisi che sta attanagliando il settore potrà vedere la fine".

"Il Protocollo è il frutto di intensi lavori di messa a punto ed indica concretamente le iniziative necessarie per realizzare, già nel corso del 2011, gli obiettivi di massima già individuati nella tavola rotonda promossa da Ancot, a Roma, l'8 luglio 2010, con la partecipazione del Ministro della Sanità Ferruccio Fazio, di parlamentari delle competenti Commissioni, di Presidenti, assessori e consiglieri regionali, di esponenti dell'industria termale, professori universitari, direttori sanitari.

Un comitato di coordinamento paritetico, composto da sei componenti, vigilerà sulla puntuale attuazione del Protocollo, per segnalare la necessità di eventuali scostamenti ed indicare le azioni correttive da adottare".

La realizzazione dei punti previsti coinvolgerà le due associazioni, le imprese termali, le istituzioni sanitarie (locali, regionali e nazionali), le università, le organizzazioni della formazione,gli organismi di certificazione, i consumatori e i mass media e in particolare avrà i seguenti obiettivi.

1 - Completa attuazione delle parti ancora sospese della legge di riassetto del settore (legge 323/2000) per cogliere le potenzialità positive, tuttora presenti.

2 - Semplificazione per l'apertura di strutture termali di supporto alla medicina del benessere nell'ambito degli stabilimenti già regolarmente autorizzati, per rispondere a precise esigenze della domanda di benessere termale.

3 - Attuazione di percorsi di integrazione socio-sanitaria (cure, riabilitazione e prevenzione - nuovi stili di vita - medicina di prossimità).

4 - Rapida definizione della figura dell'operatore termale, con il ministero della Salute, con il ministero della Università e con le Regioni.

5 - Destinazione di risorse specifiche per i Comuni termali per opere di riqualificazione e valorizzazione dei territori termali, come risposta alla crisi del termalismo e dei territori.

6 - Destinazione da parte dell'Enit di risorse vincolate alla promozione delle cure termali e dell'offerta turistica termale.

7 - Definizione del"marchio di qualità termale" in coerenza con le certificazioni di qualità già presenti e normate.

8 - Iniziative di comunicazione condivise per la promozione della migliore conoscenza dei valori del sistema termale nazionale.

9 - Iniziative sui territori finalizzate al reciproco sviluppo delle rispettive basi associative.

Federterme, costituita nel 1919, è presente in 378 stabilimenti termali, in 20 Regioni e Province autonome, il 179 Comuni, con 16mila addetti diretti e 65mila tra diretti ed indiretti. www.federterme.it

ANCOT, costituita nel 1989, è presente in 40 Comuni termali in 16 Regioni e Province Autonome www.comunitermali-ancot.it


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