Riceviamo e pubblichiamo - “Questa volta è tornato per restare”: con queste parole, la Maria Patrizia Gaddi, preside dell'Istituto tecnico commerciale Paolo Savi di Viterbo, ha inaugurato l'aula magna “don Armando Marini”, un sacerdote, un insegnante, un uomo che ha visto crescere migliaia di giovani nelle aule di questa scuola, che lui ha amato tanto e che oggi lo “ricambia”, intitolando a suo nome la struttura portante del nostro edificio, questa aula magna don Armando Marini, quale luogo di incontro, di dibattito, di studio, di approfondimento delle tematiche giovanili, della formazione umana e professionale dei giovani, della progettazione, come per il passato, così per il presente e per il loro e nostro futuro.
“Eccolo camminare per i corridoi” - ha ricordato nel suo messaggio don Bruno, fratello di don Armando - con il suo passo svelto, accompagnato dal fruscio della sua veste, quell'antica tonaca che lo contraddistingueva come persona amica e punto di riferimento quotidiano per accogliere le confessioni di quei ragazzi sempre in cerca di se stessi, tra la fatica dello studio e le dolci chimere di un disperato ozio studentesco, carico di problemi spesso esagerati, ma pur sempre problemi.
Oggi sono tornati alcuni di quei ragazzi e di quelle ragazze: uomini e donne, di trenta e di quarant'anni e più, tutti sodali dell'associazione “don Armando Marini”, che con i suoi 280 iscritti continua il percorso avviato da don Armando: fare il bene, operare per il bene, diffondere il bene in questa società spesso distratta o accerchiata da quel male di vivere di montaliana memoria che però non può e non deve occupare tutto lo spazio del nostro operare quotidiano, così come fanno spesso intendere molti mass-media.
Diffondere il bene e, soprattutto, divulgare le buone notizie: è l'impegno quotidiano dell'associazione, ribadito dal segretario Sergio Berbeglia, nel suo intervento che riassume tutte le buone notizie di questa meravigliosa giornata: inaugurazione dell'aula magna don Armando Marini, nell'Itc Paolo Savi di Viterbo; una strada della nostra città intitolata a don Armando Marini, come ha annunciato il vicesindaco Enrico Maria Contardo, tra l'applauso dei presenti per questo vero e proprio scoop.
Due borse di studio, del valore di 500 euro ciascuna, a due studenti del Savi che si sono particolarmente distinti per il profitto e per la qualità del loro impegno volto al bene.
Ed ecco allora, tra l'applauso affettuoso di tutti i presenti e il sottofondo della musica di don Giosy, così cara a don Armando, la consegna delle due borse di studio a Fernando Wickrama Karaw Arate Ruhiru Shanaka della classe 3B e Pier Carlo Poleggi, della classe 4C programmatori: questi sono i veri protagonisti, già nei pensieri di don Armando, come nel lavoro quotidiano a scuola e nella vita; sono questi i giovani che troppo spesso vengono chiamati “invisibili”, ma che invece sono presenti e attivi, coraggiosamente impegnati a schivare le asperità della vita, pronti al sacrificio e all'impegno per affermare il bene.
"Grazie ragazzi" - conclude don Bruno, riaffermando la testimonianza di don Armando, un insegnante, un uomo, un sacerdote al servizio incondizionato dei giovani e del prossimo.
Nella commozione generale e nei saluti finali, per tutti l'appuntamento sarà il prossimo anno scolastico, poiché l'associazione don Armando Marini ha deciso di assegnare agli studenti del Paolo Savi due borse di studio ogni anno scolastico, che onorano questa “seconda casa”, l'Itc Paolo Savi di Viterbo, che proprio nel 2012 compirà 150 anni dalla sua costituzione e saranno stati 150 anni di buone notizie
Gianni Ripani
Vicepreside dell'Itc Paolo Savi
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