- Domani, venerdì 15 aprile, alle 18 Donna Assunta Almirante sarà ospite della rassegna letteraria “Il Salotto delle Sei” presso la sala “Franco Benedetti” di Palazzo Gentili.
“Mio marito Giorgio” è il tema dell’incontro coordinato dal giornalista Pasquale Bottone, direttore della rassegna. In rappresentanza della Provincia di Viterbo, ente patrocinante l’iniziativa, sarà presente il presidente Marcello Meroi.
“Donna Assunta è senza ombra di dubbio una persona straordinaria – dichiara -, nota al grande pubblico, stimata e apprezzata per la sua simpatia e schiettezza anche da tanti che non provengono dall’esperienza politica del Movimento Sociale Italiano.
Lo dimostrano gli alti indici d’ascolto che riscuotono i programmi televisivi ai quali, con sempre maggiore frequenza, è invitata a partecipare. Inutile nascondere quanto sia emozionante per me ricevere Donna Assunta, la vedova di Giorgio Almirante, il padre della destra italiana e il punto di riferimento di tanti giovani che come me si sono avvicinati in passato proprio alla destra perché attratti dalla personalità, dal carisma e dall’onestà di questo grande uomo politico”.
“Almirante è stato il primo a dimostrare che la destra italiana era perfettamente compatibile con la democrazia – continua il presidente - e che era necessario guardare avanti senza nostalgie, né rimpianti.
E’ anche grazie al suo insegnamento e al percorso democratico che, con fatica e fra mille diffidenze, ha portato avanti fino alla morte che la destra italiana ha ottenuto quella legittimazione che per troppo tempo le è stata negata, diventando destra di governo. Donna Assunta può aiutarci a conoscere ancora di più e meglio un uomo politico, uno statista che, in anni difficili e bui per chi aveva scelto la destra come area politica di riferimento, ha difeso le idee in cui ha sempre creduto con onestà, rettitudine e alto senso dello Stato.
Quel senso dello Stato dimostrato quando varcò la soglia delle Botteghe Oscure per tributare l’ultimo saluto al leader del Pci, Enrico Berlinguer, accolto con favore e rispetto dai principali dirigenti del partito, gli stessi che poi non mancarono di tributare analogo onore quando Giorgio ci lasciò”.
“Credo che nessuno meglio di Donna Assunta possa davvero raccontarci chi fosse Giorgio Almirante – conclude Marcello Meroi -, attraverso le parole di una moglie che ha condiviso con lui gioie e dolori, soddisfazioni e amarezze. L’unica che ha tutti i titoli per parlare del defunto leader senza incorrere nell’ipocrisia di quei tanti che impropriamente si ostinano a rivendicare eredità politiche e morali che non competono affatto loro”.
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