- “In una terra di grandi tradizioni come la Tuscia, l’impegno delle amministrazioni pubbliche deve essere rivolto alla salvaguardia di un patrimonio unico dal valore inestimabile”.
Così l’assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo, Giuseppe Fraticelli, commenta la realizzazione del cd dei canti del coro delle Confraternite di Latera, registrato a Roma dalla Discoteca di Stato e presentato questa mattina nella sala conferenze di Palazzo Gentili, alla presenza di don Emanuele Germani, responsabile dell’ufficio stampa della diocesi di Viterbo, di Vincenzo Ceniti, console viterbese del Touring club, del sindaco di Latera, Luigi Fiorucci, e di un rappresentante delle confraternite, Giovanni Nuvola.
Il cd, dal titolo “Passio Christi”, raccoglie i canti processionali paraliturgici eseguiti dal coro delle tre Confraternite di Latera (Madonna, Santissimo Sacramento e Misericordia) durante la celebrazione dei riti della settimana santa, e in particolare del venerdì santo, e sarà presentato nuovamente domani pomeriggio (15 aprile) alle 17,30 nella sala Alessandro IV del Palazzo dei Papi a Viterbo alla presenza del vescovo monsignor Lino Fumagalli, e domenica 17 aprile alle 17,30 nella sala del Camino del Palazzo Farnese di Latera. Insieme al cd ci sarà anche una brochure illustrativa realizzata da don Germani e da Ceniti.
Sono tre i canti interpretati dai confratelli, tutti rigorosamente vestiti con tunica bianca e cappuccio rosso: il “Christus factus est”, estrapolato dalla parte finale delle “Lodi” del triduo santo; il “Miserere mei domine”, preso dal salmo 50 della liturgia delle ore; lo “Stabat mater dolorosa”, recuperato da una sequenza di Jacopone da Todi.
“Si tratta di canti paraliturgici già studiati in passato e ora ripresi e registrati dalla Discoteca di Stato per consegnarli alla memoria storica della Tuscia – afferma Ceniti -. I canti delle Confraternite sono la testimonianza autentica della ricchezza del patrimonio storico, culturale e religioso della nostra terra, che va preservato dal tempo e promosso il più possibile”.
“Ringrazio la Provincia, la Diocesi, il Touring club e la Discoteca di Stato per averci aiutato a tramandare il patrimonio della comunità laterese – dice il sindaco Fiorucci -, che sono orgoglioso e fiero di rappresentare”.
“Cerchiamo di coinvolgere soprattutto i giovani – interviene Nuvola – nella preparazione dei canti per la settimana santa, noi confratelli con più esperienza mostriamo loro le tonalità da seguire, i tempi con cui inserirsi nel coro, la differenza tra le voci”.
Don Emanuele Germani spiega poi nel dettaglio il progetto che ha portato alla realizzazione del cd. “Questa opera raccoglie i canti che le confraternite si tramandano dal ‘500 – dichiara – e con cui raccontano la storia della passione di Gesù Cristo.
La particolarità principale sta nel fatto che i cantori sono tutti solo maschi, uomini che di generazione in generazione si tramandano una tradizione orale. Sono tutti canti in latino, non seguono un pentagramma o una partitura: nei secoli, visto il metodo di trasmissione, sono stati anche un po’ modificati, ma questo è il bello della tradizione orale. Una tradizione che ci ricorda come anche attraverso questa espressione artistica ci si possa avvicinare alla fede nel Segnore”.
“Trovo molto originale l’idea di racchiudere in un cd i canti della settimana santa, un periodo dell’anno in cui a Latera si dà vita a complessi eventi rituali che coinvolgono tutti gli abitanti della cittadina – afferma infine l’assessore Fraticelli -. Questi antichi canti paraliturgici polivocali, tramandati oralmente e conservatisi ai margini della liturgia ufficiale della settimana santa, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per ciò che concerne le tradizioni popolari e i riti folkloristici della nostra Tuscia.
I canti intonati dai confratelli in costume durante le processioni, infatti, sono molto interessanti sia dal punto di vista etnologico che da quello più prettamente musicologico, in quanto carichi di grande suggestività sul piano emozionale, e sono i tasselli di un repertorio molto ampio che si pone a metà strada tra la religiosità ecclesiastica e quella popolare festiva.
Queste manifestazioni – conclude -, queste iniziative, questi eventi rappresentano lo spirito più puro delle tradizioni della nostra terra, e la Provincia di Viterbo non può quindi che apprezzarle e sostenerle”.
Per informazioni sul cd è possibile rivolgersi alla diocesi di Viterbo e al Touring club della Tuscia.
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