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L'assessore Franco Simeone
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- L’assessore provinciale ai Trasporti Franco Simeone ha incontrato a Palazzo Gentili i vertici dell’Atac, insieme ai sindaci dei comuni interessati dal passaggio della linea ferroviaria Roma- Civitacastellana – Viterbo e ai rappresentanti sindacali dei lavoratori della tratta.
Al centro dell’incontro, le problematiche della ferrovia regionale gestita da Atac, più volte portate all’attenzione della Provincia dai sindacati e dagli utenti, con particolare riguardo alla carenza di materiale rotabile, causa di frequenti disservizi.
“La Provincia – ha detto Simeone – considera strategica questa linea ferroviaria e vuole che sia fatta chiarezza sul suo futuro. Abbiamo necessità di risposte certe da dare agli amministratori del territorio e agli utenti che sempre più numerosi si rivolgono a noi.
In più, come ho più volte evidenziato nel corso di precedenti incontri, considero la ferrovia Viterbo-Piazzale Flaminio funzionale a un discorso di sviluppo turistico, attraverso l’attivazione di treni collegati a percorsi agrituristici ben definiti”.
L’Atac, per bocca del funzionario Francesco Pignalberi, ha assicurato la volontà di una proficua collaborazione con la Provincia e i comuni per soddisfare le esigenze dell’utenza, ma non ha nascosto i tanti problemi sul tappeto: dalla mancanza di investimenti all’oggettiva difficoltà di aumentare i tempi di percorrenza in virtù dell’elevato numero di passaggi a livello presenti lungo la tratta.
“I treni sono pochi – ha evidenziato il rappresentante Atac - e a causa di due incidenti che hanno messo fuori gioco quattro mezzi, il numero si è ulteriormente ridotto. La commessa relativa all’acquisto di dieci nuovi treni, non è andata a buon fine, quindi si continuano ad utilizzare treni risalenti al 1939. La necessità di una revisione generale attualmente in corso, impone che giornalmente manchi all’appello un altro mezzo fra i pochi a disposizione. Da qui quindi, la necessità di richiedere al Cotral l’attivazione di corse sostitutive”.
Tuttavia l’Atac ha espresso parere positivo circa l’attivazione di alcune corse con finalità esclusivamente turistiche (servizio per altro che veniva già svolto in passato con notevole successo), valutando la possibilità di riattivare alcuni vecchi treni del 1932.
La discussione è stata animata anche dagli interventi dei rappresentanti sindacali, dell’assessore ai Trasporti del Comune di Viterbo Giovanni Bartoletti, del sindaco di Soriano nel Cimino Domenico Tarantino e dal vice sindaco di Civita Castellana Danilo Corazza.
La disponibilità dell’Atac a individuare soluzioni migliorative e potenziare i servizi offerti, deve essere naturalmente accompagnata da una volontà d’investimento della Regione Lazio, proprietaria della linea ferroviaria. Per questo l’assessore Simeone si è impegnato a informare della questione l’assessore regionale Francesco Lollobrigida nel corso di un incontro già in programma lunedì.
Un incontro che servirà anche per meglio definire i contorni di quel piano di bacino della mobilità provinciale che Palazzo Gentili sta predisponendo con il prezioso supporto dell’Università “La Sapienza” di Roma.
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