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Università della Tuscia - Giornalismo on line, il direttore di Tusciaweb, Carlo Galeotti, incontra gli studenti
Lavorare con le parole
di Elisa Cappelli
Viterbo - 14 aprile 2011 - ore 3,00

Alcuni momenti del seminario
La professoressa Benedetta Bini
- Chi lo ha detto che con le parole non si può lavorare?

Si è svolto ieri pomeriggio alla facoltà di Lingue dell'Università della Tuscia un incontro con la professoressa Benedetta Bini e il direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti sul giornalismo on line.

Il seminario era rivolto a tutti gli studenti in cerca di qualche idea per un futuro sbocco lavorativo o semplicemente per pura curiosità verso questo mestiere.

“Tutti siamo abituati - ha afferma la professoressa Bini - all'immagine del giornalista che ci danno nei film e nei telefilm, con queste grandi redazioni dove tutti vanno e vengono in fretta, dove si vedono i giornali cartacei che vengono stampati. Però nessuno sa immaginarsi che cosa succede in una redazione di un quotidiano on line”.

Il direttore di Tusciaweb si è quindi tuffato in un viaggio nel passato, raccontando agli studenti tutto il suo percorso professionale e, in particolar modo, raccontando il mondo del giornale on line.

“Una delle cose più affascinanti del giornale on line - ha raccontato Galeotti - è il fatto di poter comunicare, scrivere, inviare materiale dovunque ci si trovi. I nostri collaboratori hanno poi la caratteristica di essere multimediali. In questo modo la notizia arriva a una velocità incredibile e corredata di foto e video.

Rispetto al cartaceo è tutto diverso, non ci sono orari di chiusura, la produzione di articoli può essere letteralmente continua”.

Ma il fascino di un giornale on line non sta soltanto nell'aspetto tecnologico.

“La cosa interessante - ha proseguito il direttore – è il contatto con il lettore. Non solo riusciamo con più facilità a vedere quali sono il tipo di notizie che interessano di più, ma a volte è il lettore stesso a fornircele. Inviandoci lettere, foto e segnalazioni. In passato era più difficile riuscire a capire cosa facesse veramente notizia, il rapporto con il lettore era più distaccato”.

Non sono mancate le domande e la curiosità sul lavoro concreto.

A una domanda sulla figura del titolista - ruolo fondamentale nei giornali cartacei di qualche decina di anni fa – il direttore Galeotti risponde: “E' una figura che si perde in questa forma nuovo di giornale. Prima di tutto perché, come detto prima, il giornalista di un quotidiano on line racchiude in sé più ruoli, e poi perché non si è più vincolati da un limite nei caratteri che invece prima c'era ed era ferreo. La lunghezza di un titolo non deve comunque essere eccessiva, ma così c'è più flessibilità”.

E infine si è parlato anche di politica. Un argomento cardine in qualsiasi giornale, ma che oggi sembra non interessare più molto ai giovani. “La politica non va trascurata – ha concluso Galeotti – è una cosa che non dobbiamo mai perdere di vista e che insegna a capire la società in cui viviamo. Uno strumento che serve per gettare le basi del futuro di ogni generazione e che non può essere ignorato”.

Quello di ieri era soltanto uno degli incontri che si sono svolti in questi giorni in occasione della settimana di seminari organizzata dall'Università della Tuscia e che ha visto alternarsi guide turistiche, case editrici e giornalisti.

“Questo ciclo di seminari è stato organizzato per poter dare agli studenti di una facoltà umanistica un'idea sugli sbocchi lavorativi che potrebbero meglio adattarsi al loro corso di studi” ha spiegato la professoressa Benedetta Bini.

I prossimi incontri saranno con giornalisti di Sky news e con dei traduttori.


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