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Viterbo - Lo annuncia la consigliera Maria Antonietta Russo
"Il tempo pieno è salvo"
Viterbo - 14 aprile 2011 - ore 13,30

La consigliera Maria Antonietta Russo
Riceviamo e pubblichiamo - Il tempo pieno nelle scuole è salvo.

È con vivo compiacimento che annuncio alle numerose famiglie viterbesi che, almeno per il prossimo anno, saranno sollevate dall’increscioso disagio e dalla indiscussa difficoltà di conciliare il lavoro con la famiglia, fattore che coinvolge principalmente le donne.

A seguito della mia interrogazione in consiglio comunale lo scorso 8 aprile, il sindaco Giulio Marini mi riferisce di avere avuto ampie rassicurazioni dal Dirigente dell’Ufficio Ambito Territoriale di Viterbo (ex Ufficio scolastico provinciale) che verrà attuato il tempo pieno nelle scuole elementari di Viterbo, garantendo per l’anno scolastico 2011/2012 tale modulo orario anche per le prime classi e non solo per le altre che già ne usufruiscono.

Il Comune di Viterbo ha posto così in atto un’azione positiva anche in linea con quanto affermato dal ministro Gelmini e cioè che avrebbe conservato nelle scuole il modulo orario del tempo pieno.

Ritengo sia comunque fondamentale non abbassare la guardia al fine di poter concretizzare i principi normativi e costituzionalmente garantiti, che prevedono a carico delle istituzioni l’onere di rimuovere ogni ostacolo che possa compromettere lo sviluppo economico e sociale, con l'obiettivo di assicurare in tutti i campi, compresi quelli dell’occupazione e del lavoro, pari opportunità tra donne e uomini, anche attraverso l’adozione di azioni positive, così come prevede il decreto L.vo 5/2010 di attuazione della direttiva europea.

Sono certa che il sindaco Marini e l’assessore Fattorini si adopereranno affinché nel nostro Comune venga garantita, anche per i prossimi anni, una scelta educativa ed organizzativo-funzionale per le famiglie che hanno optato od opteranno per il modulo orario del tempo pieno per i propri figli, garantendo così anche ai numerosi addetti ai lavori (insegnati, ausiliari, addetti al servizio mensa, ecc), una continuità di lavoro e di migliore organizzazione.

Maria Antonietta Russo
Consigliere delegato alle Pari opportunità


Il testo dell'interrogazione comunale

Illustrissimo sindaco e assessore alla scuola, stanno giungendo lamentele da parte di famiglie che hanno iscritto i loro figli nelle prime classi delle scuole elementari del Comune di Viterbo e che avendo scelto il modulo del Tempo Pieno non ne potranno usufruire.

Abbiamo appreso che in data 5 aprile 2011 il dirigente dell’ufficio ambito territoriale (ex ufficio scolastico provinciale) ha convocato tutti i dirigenti scolastici della provincia di Viterbo per comunicare i dati relativi ai nuovi organici dell’anno scolastico 2011/2012, così come elaborato dall’ufficio scolastico regionale.

In particolare, da quanto è stato riferito, per il prossimo anno scolastico non sono state concesse classi iniziali a tempo pieno (40 ore), lasciando invece le classi che ne usufruiscono e già avviate nelle scuole elementari della provincia che ne avevano fatto richiesta e, tra queste, Viterbo.

Tale decisione comporterà che, una volta a regime, nell’arco di 5 anni, scomparirà dalle scuole primarie il modulo orario del Tempo Pieno, in contrasto con la scelta educativa ed organizzativa-funzionale delle famiglie che, numerose, avevano richiesto tale tempo-scuola e che consente ed avrebbe consentito di poter svolgere l’attività lavorativa da parte di entrambi i genitori all’interno di ogni nucleo familiare.

Si tratta di circa 250 famiglie che si troveranno nella indiscussa difficoltà di poter conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari ed inevitabile sarà la ricaduta per l’economia interna ed esterna del tessuto sociale in quanto il padre, ma di solito la madre che lavora, saranno costretti a dover collocare i figli presso terzi (parenti, nonni, amici) all’uscita della scuola o ad affrontare sacrifici enormi per pagare baby sitter o, addirittura, rinunciare al lavoro per accudire i figli (si pensi alle famiglie con più figli di cui quelli iscritti alle ultime classi usufruiranno del tempo pieno mentre i figli che frequentano la prima classe non potranno permanere nella scuola), penalizzando in tal modo in prevalenza le donne, in contrasto con le politiche di conciliazione che da più parti sono promosse e stimolate, anche con l’adozione di azioni positive, sia nel pubblico che nel privato, ma anche in contrasto con quanto il Ministro Gelmini ha affermato, ovvero che avrebbe conservato nelle scuole il modulo orario del tempo pieno.

E’ inevitabile che, ove attuata la direttiva regionale e/o provinciale, si verrebbe a privare la comunità di Viterbo e delle province di un servizio sociale con conseguente perdita di posti di lavoro (e tra questi numerosi insegnati, ausiliari addetti alla mensa, ecc). in quanto, una volta a regime, il modulo a Tempo Pieno scomparirà.

Si fa altresì presente che alcune famiglie con figli con disabilità e disturbi dell’apprendimento saranno private di un sostegno importante per il reinserimento di tali categorie.

Per quanto sopra si formula la presente interrogazione al sindaco ed all’assessore alla scuola affinché forniscano al più presto precise risposte e si attivino affinché vengano garantite per le classi della città di Viterbo e delle frazioni la continuità del tempo pieno nelle scuole primarie, non solo per quelle già in essere ma anche per le nuove prime classi al fine di evitare che per il futuro le famiglie non possano più usufruire di tale scelta,tenuto conto che le iscrizioni sono già chiuse, che circa 250 famiglie per il nuovo anno hanno richiesto il tempo pieno scolastico e che le scuole tra pochi giorni dovranno fornire risposte adeguate in ordine alla scelta effettuata.

Maria Antonietta Russo
Consigliere delegato alle Pari Opportunità


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