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Viterbo - Provincia - Calendarizzato il rientro dei lavoratori
Precari, dal 2 maggio si torna al lavoro
Viterbo - 13 aprile 2011 - ore 17,00


- “Al 99% il percorso avviato nei mesi scorsi si può dire concluso: venerdì prossimo la giunta approverà la delibera con cui l’amministrazione provinciale prenderà atto del lavoro svolto dal professor Decastri e approverà la graduatoria stilata dal Dipartimento Economia e Territorio dell’Università di Tor Vergata.

Contestualmente daremo mandato alle agenzie interessate di fornire alla Provincia il personale richiesto, attingendo alla graduatoria stessa ma con le dovute valutazioni sulle competenze e sui servizi, in modo che già dall’inizio della prossima settimana i primi precari possano rientrare al lavoro”.

Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, annuncia ai consiglieri provinciali di maggioranza e opposizione e ai sindacati riuniti nella sala del consiglio di Palazzo Gentili l’avvio della fase operativa per il superamento della vertenza precari. Il 2 maggio, il 1° luglio, il 1° agosto, il 1° settembre, il 1° ottobre e il 1° dicembre 2011 sono le altre date con cui al personale a tempo determinato verrà rinnovato il contratto di lavoro con la Provincia.

“In sostanza, riusciremo a recuperare una quota molto elevata dei 68 lavoratori somministrati – dichiara il presidente -, tutti con un contratto di pari ore settimanali. Ci dispiace per coloro che resteranno al momento esclusi, ma a fronte di una necessaria riduzione della spesa per il personale, nonostante la volontà di questa Amministrazione di mantenere il più possibile inalterati i livelli occupazionali, più di così in questa fase non potevamo veramente fare. Anche perché si va oltre i meri calcoli numerici, visto che in totale il personale precario dell’ente arriva a 129 unità. Sarà una percentuale elevatissima di lavoratori quella che resterà in servizio”.

I consiglieri provinciali di maggioranza e opposizione e i sindacati hanno sottolineato la condivisione del percorso dell’Amministrazione e il metodo utilizzato dall’Università di Tor Vergata per stilare la graduatoria, anche se sono comunque emerse alcune perplessità sull’impossibilità di provvedere al rinnovo dei contratti per tutti i lavoratori o sulla reale validità della scelta di ridurre le ore di lavoro di ciascun precario. “Non mettiamo in dubbio il lavoro dell’Università di Tor Vergata – dichiara il consigliere Federico Grattarola -, anche perché i parametri per stilare la graduatoria sono stati assolutamente condivisi.

Tuttavia sono i numeri che per me non vanno bene, è necessario fare davvero il massimo sforzo possibile e lasciare ancora aperto il dialogo e lo spazio alla trattativa”. “La fotografia che esce dall’analisi di Tor Vergata è reale – interviene poi il consigliere Gianluca Mantuano -. Il confronto con i consiglieri e i sindacati è stato costante, coi dovuti distinguo, ma il problema credo che si avvii oggi verso la soluzione. Personalmente non ero d’accordo sulla riduzione delle ore di lavoro del personale precario, perché credo che i lavoratori debbano essere messi sempre in condizione di operare al meglio, ma adesso è ora di chiudere questa partita nel minor tempo possibile”.

“Se trovassimo il modo di mantenere in servizio tutti i lavoratori precari sarebbe meglio – afferma il consigliere Maurizio Palozzi – ma sappiamo bene che la coperta è corta e che bisogna fare delle scelte. Siamo disponibili ad un ulteriore ragionamento sui numeri, ma coerentemente con il percorso avviato. Se oggi non ci serviamo della graduatoria, a cosa è servito farla? Non possiamo guardare solo al mondo del lavoro che sta dentro la Provincia, ma anche a quello che sta fuori”.

“Non fa piacere a nessuno tagliare posti di lavoro, sia pure del tutto precari, ma bisogna apprezzare lo sforzo fatto fin qui in maniera condivisa. Abbiamo diminuito le ore di lavoro di ciascuno per aumentare così il numero di coloro che verranno reinseriti – chiarisce Meroi -.

L’Amministrazione provinciale ha dimostrato di voler salvaguardare i posti di lavoro, questo ci va riconosciuto, tenendo ben ferma la funzionalità dei servizi da erogare, ma ora ci troviamo di fronte a situazioni oggettive che non possono essere superate: la graduatoria decreta un numero di lavoratori oltre il quale attualmente non si può andare. Sarebbe del resto immorale, oltre che contestabile dal punto di vista etico, giuridico e amministrativo, utilizzare tutti i fondi in cassa per una tutela onnicomprensiva.

Non avrebbe, infatti, avuto alcun senso rivolgersi all’Università di Tor Vergata per stilare una graduatoria fondata su criteri di anzianità, titolo di studio e professionalità indicati unanimemente dalla competente commissione, se la soluzione finale avesse dovuto puntare alla riconferma di tutto il personale. Questo lo sapevano, e bene, tutti fin dall’inizio del percorso avviato. Non possiamo non pensare alle legittime aspettative di chi nella nostra provincia non ha potuto usufruire di certe dinamiche e magari aspetta da anni che venga bandito un concorso pubblico che rappresenti un’opportunità chiara e trasparente per avere un lavoro”.

“Valuteremo la possibilità di tutelare tutti coloro che abbiano espresso professionalità all’interno dell’Amministrazione, con l’impegno di perseguire la stessa strada anche per il futuro, non precludendoci però allo stesso modo la possibilità di offrire altre occasioni a chi, con procedure garantite dalla legge, avrà i requisiti richiesti – conclude Meroi -. In accordo con i dirigenti supereremo nei prossimi giorni le ultime difficoltà tecniche sul reinserimento dei lavoratori, provvedendo a una ricollocazione interna che con un po’ di buon senso ci porterà a un risultato sicuramente soddisfacente”.


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