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Palazzo Gentili, sede della Provincia
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- Ai cittadini di Bagnoregio girano le pale.
Il progetto di un parco eolico nel Comune a molti non piace, primo fra tutti il sindaco Francesco Bigiotti. E in Provincia una mozione urgente del consigliere Pd Mirko Luzi invita l'amministrazione a esprimere parere negativo in sede di osservazioni.
L'impianto che Enel Green Power intende realizzare è costituito da venti aerogeneratori alti circa 165 metri, per una potenza di quaranta mw e nella mozione si mette in risalto il grave impatto ambientale e visivo che si verrebbe a creare.
"Per intenderci - spiega il consigliere Luzi - sarebbero alte quanto un palazzo di sessanta piani". Il territorio interessato è in prossimità di aree protette e ad elevato pregio ambientale.
"L'impatto ambientale - si legge nella mozione urgente - generato dalle pale eoliche, un aspetto è quello acustico, avrebbe una gravosa ricaduta sulle residenze e sulle attività agricole limitrofe all'impianto, che in aggiunta all'impatto visivo generato, andrebbero oltretutto a danneggiare il settore turistico".
Provincia e Regione hanno avanzato al ministero dell'Ambiente, richiesta di riconoscimento da parte dell'Unesco di monti Vulsini e Calanchi della Teverina, quale patrimonio dell'umanità. Anche per questo e in considerazione della posizione contraria all'impianto da parte del sindaco Bigiotti, nella mozione si chiede di dare parere negativo in sede di osservazioni, facoltà che spetta all'amministrazione provinciale entro sessanta giorni dalla presentazione di documentazione per la compatibilità ambientale.
Mozione condivisa dall'Udc. "Già da Civita di Bagnoregio - spiega Francesco Bigiotti - quattro generatori sono visibili. Dal lago di Bolsena, poi, l'impianto è completamente visibile. Anche alla luce della delibera predisposta dalla giunta sull'energia eolica, è giusto dare l'input subito agli uffici della Provincia". Ma in generale l'amministrazione provinciale che posizione ha sulle energie rinnovabili e non? Se lo chiede Saladino (Idv).
"E' contraria a tutte le forme di rinnovabili? Fotovoltaico no, eolico, biomasse no - osserva Saladino - ovviamente no al nucleare. Bene il caso specifico, ma in generale? Io non mi esprimo caso per caso, ci vuole una linea generale. Noi ci asterremo. Non su Bagnoregio, dove il problema c'è, ma dobbiamo discutere un piano unitario per decidere se e dove realizzare impianti".
La competenza è dei sindaci, lo rimarcano Mantuano e Bartolacci (Pdl). "A Piansano - ricorda Bartolacci - un sindaco si era espresso in maniera favorevole e la precedente amministrazione pure. Quindi era giusto che si andasse avanti. Qui è il contrario. Comunque spetta ai sindaci dare le direttive, indicando i posti adatti".
La mozione passa all'unanimità, con anche il parere favorevole dell'Idv, avendo recepito un emendamento che "ammorbidisce" la contrarietà dell'ente nei confronti delle energie rinnovabili.
In consiglio provinciale si parla anche del centro diabetologico che rischia di chiudere. Lo fa presente il capogruppo Pdl Gianluca Mantuano, chiedendo al presidente Meroi di farsi portavoce del problema verso il direttore generale Asl Pipino.
"Non ho nulla contro il privato - osserva il consigliere Pdl Bruni -, ma penso che la Asl ha la disponibilità di spazi per ospitare la struttura. Mi pare discutibile che si siano dati da parte dei privati i locali a titolo gratuito, ora siano stati invitati ad andarsene. Non vorrei si strumentalizzasse la vicenda".
E Cappelli (Pd) chiede un confronto a palazzo Gentili sui problemi della sanità viterbese.
"La Provincia si farà carico - ricorda il presidente Meroi - di difendere l'ottimo lavoro svolto dall'associazione. Come in passato, massimo impegno. Indipendentemente dal luogo dove questo servizio si svolge. Se fosse collocato in una struttura pubblica, avrebbe una logica migliore sotto il profilo organizzativo.
Contatterò il direttore generale, chiedendo il mantenimento di questi livelli di qualità e di potenziarli eventualmente".
Quindi un impegno a Meroi sulla questione immigrati chiesto da Meraviglia (Udc), per avere informazioni certe e non creare quel vuoto di notizie come è successo nelle scorse settimane a Tarquinia.
SULLA CONTRARIETA’ ALLA REALIZZAZIONE DI UN PARCO EOLICO NEL COMUNE DI BAGNOREGIO
PREMESSO CHE
Enel Green Power S.p.A. il 16 marzo scorso ha comunicato di aver depositato presso l'autorità competente, Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente - area Valutazione Impatto Ambientale, la documentazione di cui all'art.23 del D.lgs. 152/2006 e s.m.e.i. relativa alla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica nel territorio del Comune di Bagnoregio (VT), al fine di ottenere giudizio di compatibilità ambientale e di verifica di incidenza naturalistica.
- Tale progetto consiste nella realizzazione di un impianto eolico localizzato nel Comune di Bagnoregio (VT) in località Campolungo, costituito da n.20 aerogeneratori di circa 165 metri di altezza, per una potenza complessiva di 40 MW, con gravissimo impatto ambientale oltre che visivo.
Il territorio interessato all’installazione dei suddetti aerogeneratori è ubicato in prossimità di aree protette e quindi di elevato pregio ambientale (ZPS/SIC 6010009 Calanchi di Civita di Bagnoregio, ZPS IT6010055 Lago di Bolsena, Isole Bisentina e Martana, SIC IT601007 Lago di Bolsena, ZPS/SIC 6010008 Monti Vulsini) su cui Regione Lazio e Provincia di Viterbo sono impegnate a svolgere azioni volte alla conservazione e al mantenimento degli habitat, impedendo interventi di disturbo dei dinamismi naturali, quali potrebbero essere invece le pale eoliche, che danneggerebbero ad esempio la nidificazione di uccelli migratori.
L’impatto ambientale generato dalle pale eoliche, un aspetto è quello acustico, avrebbe una gravosa ricaduta sulle residenze e sulle attività agricole (zootecnia) limitrofe all’impianto, che in aggiunta all’impatto visivo generato andrebbero oltretutto a danneggiare il settore turistico del territorio che proprio dalla sua specificità ambientale e paesaggistica (Valle dei Calanchi e Civita di Bagnoregio, Lago di Bolsena e Monti Vulsini) trova i suoi punti di forza trovandosi quindi a subire un irreparabile danno che andrebbe a colpire l’economia di un territorio già depresso.
La Provincia di Viterbo e la Regione Lazio nel giugno 2009, al fine di proteggere e promuovere tale zona per la sua elevata qualità ambientale, hanno avanzato presso il Ministero dell’Ambiente, per il relativo avallo, la candidatura per il riconoscimento da parte dell’UNESCO del territorio circostante (Monti Vulsini e Calanchi della Teverina) quale patrimonio mondiale dell’Umanità, nonché l’ingresso nella rete europea dei geoparchi (siti Natura 2000 e geositi).
TUTTO CIO’ PREMESSO
TENUTO CONTO CHE il Comune di Bagnoregio per voce del Sindaco Francesco Bigotti ha pubblicamente assunto una netta ed inequivocabile posizione contraria alla realizzazione del sopra citato parco eolico, preannunciando la presentazione all’autorità competente di osservazioni contenenti parere negativo, posizione oltretutto sostenuta anche dai Sindaci del Consorzio Teverina (ente deputato, insieme alla Provincia di Viterbo, alla gestione dei progetti di conservazione e valorizzazione della Valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio attraverso la L.R. 71/90).
ATTESO CHE la Provincia di Viterbo ha facoltà di presentare osservazioni entro 60 giorni dalla presentazione della relativa documentazione da parte del proponente al fine di ottenere giudizio di compatibilità ambientale e di verifica di incidenza naturalistica.
CONSIDERATO CHE pur riconoscendo la validità di scelte strategiche tese a diversificare le fonti di produzione con sistemi di energia rinnovabili, il territorio della Provincia di Viterbo ha già offerto un significativo e sofferto apporto in ambito ambientale per il fabbisogno energetico nazionale
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
- fermo restando che il Consiglio Provinciale si adopererà a favorire l’impiego delle energie rinnovabili secondo i dispositivi comunitari ed a sviluppare un piano di sviluppo organico del territorio che coinvolga le autonomie locali, tenendo conto della assoluta specificità del territorio interessato come riportato nella premessa;
- impegna il Presidente e la Giunta provinciale ad esprimere parere negativo in sede di osservazioni.
Il consigliere provinciale
Mirco Luzi
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