- Un confronto di idee, uno scambio verbale sobrio e gustoso tra due economisti, su un tema quanto mai attuale: il rapporto tra banca e impresa.
E’ stato questo il tema del convegno che si è svolto martedì pomeriggio a Villa Santa Margherita, a Montefiascone, promosso dal comitato promotore della costituenda Banca Sviluppo Tuscia.
All’incontro, moderato da Rocco Raspanti, hanno preso parte Mario Comana, professore di Economia degli intermediari finanziari alla Luiss di Roma e Mauro Paoloni, professore di Economia aziendale all’Università di Roma Tre.
I due docenti, partendo da due diversi punti di vista – Comana per le banche e Paoloni per le imprese – hanno convenuto però su alcuni punti.
Il rapporto tra banca e impresa – è stato sottolineato – nel corso degli ultimi anni è cambiato, spesso in peggio, perché si è perso il contatto diretto tra gli imprenditori e le banche che, con la creazioni di istituti sovranazionali, non sanno più interpretare le esigenze del territorio.
E’ necessario ripartire quindi da una banca pensata al servizio del territorio, che viva a contatto quotidiano con le imprese; e che, anzi, sia costituita dagli stessi imprenditori e liberi professionisti, in modo da interpretare al meglio quella corrispondenza tra socio e cliente che può giovare all’’intera economia.
Prima del frizzante dibattito tra Paoloni e Comana – e dopo i saluti del commissario prefettizio del Comune di Montefiascone Francesco Tarricone – David Manzi, presidente del Comitato promotore della Banca Sviluppo Tuscia, ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato alla decisione di dar vita ad una nuova banca.
“Nella Tuscia – ha spiegato Manzi – abbiamo un diffuso tessuto di Pmi, a cui non corrisponde un’analoga presenza di banche locali, le quali raggiungono a malapena il 20% del mercato. Le grandi banche spesso non lasciano sul territorio quello che raccolgono: non danno risposte in tempi certi”.
Manzi ha poi sottolineato due aspetti che saranno a fondamento della Banca Sviluppo Tuscia: “Daremo ampio spazio alla consulenza d’impresa: se ne parla tanto, ma nessuno la fa. E saremo vicini alle giovani imprese, quelle che magari hanno una buona idea ma non hanno le garanzie necessarie per partire: noi le ascolteremo”.
Il comitato promotore – ha ricordato Manzi – si è costituito nel gennaio 2010 e il 17 maggio è iniziata l’Offerta pubblica di vendita delle azioni, che scadrà il prossimo 16 maggio.
Inizialmente verrà aperta una sede operativa a Viterbo, dove sarà presente anche la direzione generale, successivamente a Montefiascone e Tuscania, che saranno i territori su cui si concentrerà l’azione della Banca.
Il pareggio del bilancio è fissato al secondo anno (o al terzo, secondo le condizioni del mercato) che sarà poi seguito dalla redditività d’impresa.
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