::::: Tutto low cost  Tutto viaggi  Tutto automobili
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|




Viterbo - Il pd incalza il sindaco su una sub concessione
Termalismo, ancora scontro in Consiglio
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 12 aprile 2011 - ore 3,20


- Quando si parla di terme, il Comune galleggia. Perché la navigazione verso un progetto di sviluppo non è ancora iniziata. Si va in balia delle correnti.

Così, capita che l'opposizione s'accorga di una delibera di giunta datata otto febbraio, con cui si concede la sub concessione mineraria a privati, pari a un litro e mezzo/due al secondo al Bagnaccio, in assenza di un progetto industriale o di un piano d'investimento. Se n'è accorto il vice capogruppo Pd che ieri ha sollevato qualche dubbio durante la seduta di consiglio.

“Nella delibera – spiega Ricci – si parla della concessione, giustificandola come una compensazione per la chiusura del pozzo Danti e dell'emergenza (nel senso di emersione d'acqua termale) in zona Mercatone”.

Il che fa fa venire qualche perplessità a Ricci. “Quei pozzi utilizzati non erano in regola evidentemente – osserva il vice capogruppo Pd – io mi domando, ma si può fare una compensazione per pozzi non in regola ed emergenze non utilizzabili, con una concessione legittima?”. Per Ricci la risposta è no.

Inoltre mi domando – continua – se questa delibera non contrasti con l'ordine del giorno approvato in cui si stabiliva che il Comune conservava le concessioni e a fronte di un progetto generale sul termalismo concedeva le sub concessioni? E poi, una sub concessione si concede attraverso un avviso, a chi ne fa una manifestazione d'interesse”.

Domande per ora senza risposte. “Il sindaco – spiega Ricci – ha sostenuto che c'è bisogno d'approfondimenti”.

Un'ampia parte della seduta di consiglio ieri è stata impegnata per trattare l'ordine del giorno sulle pari opportunità proposto da Mezzetti (Sel) e Natalini (Pd). Un altro è stato presentato da Maria Antonietta Russo (Pdl). Non gradito al suo stesso partito che durante una sospensione ha evidentemente tentato una mediazione con la consigliera. Naufragata.

Quindi alla fine i documenti in votazione sono stati tre. E' passata solo la mozione Pdl. Maria Antonietta Russo isolata dalla sua stessa compagine.

Una mozione, tra l'altro, che non cambia sostanzialmente nulla, ma attende l'esito di provvedimenti all'esame del Governo. Tanto che Mauro Rotelli (Pdl) ha chiesto che se ne discuta, anche arrivando a ritirarla per raggiungere un accordo ampio.

Tanto più che trattandosi di modifiche allo statuto, l'iter è comunque lungo.


Copyright TusciaWeb - Chi siamo
Condividi
-