- I nomi stessi “Monti Sibillini” e “ Montemonaco” racchiudono in sé le caratteristiche e le peculiarità dei luoghi per i quali furono scelti da personaggi che avevano un rapporto stretto con la divinità in varie epoche storiche.
La presenza e l’opera di tali uomini e donne dedite a guarire l’uomo dalle sue insicurezze e malattie attraverso unguenti, distillati, pozioni, pratiche divinatorie , profezie ed esorcismi da un alto testimonia la grande abbondanza e varietà di piante e vegetali che qui crescono spontanee quasi a configurare una grande “farmacia” naturale, dall’altro la prefigura come polo di attrazione per maghi, sciamani, fattucchiere, eremiti che in questa terra aspra e sperduta sperano di trovare il talismano della felicità o il rimedio ai propri mali.
La nostra prima tappa è perciò l’antro della Sibilla ricostruita secondo quelli che furono i racconti degli scrittori che ne hanno parlato nelle loro opere come Andrea da Barberino e Antoine de la Sale.
Questa grotta-museo si trova a Montemonaco paese che deriva il suo nome dagli insediamenti benedettini del VII sec. Sibilla e Benedettini che, al di là di contesti storici e religiosi differenti, sono accomunati dal comune interesse per le erbe medicinali necessarie per preparare pozioni e distillati per curare le malattie o anche solamente a scopi protettivi come l’Iperico considerato un potente “caccia diavoli”.
Ad Amandola, invece, si verrà guidati a cogliere, in un contesto nel quale la natura la fa da padrona, quelle modifiche frutto dell’opera umana, che hanno comportato la trasformazione del paesaggio naturale.
Subito dopo il pranzo ci sarà la possibilità di visitare il “Louvre dei Sibillini” cioè la collezione Duranti ora di proprietà comunale che costituisce il cuore della pinacoteca di Montefortino frutto del munifico intellettuale vissuto nell’800.
La sistemazione in albergo avverrà a Macerata dove, l’indomani mattina, verrà effettuata una visita guidata. Poi il pranzo e la partenza per Caldarola dove si avrà modo di vedere il Castello Pallotta che però non sarà visitato in quanto si dovrà arrivare in tempo utile per vedere a Pieve Torina il più ricco museo agricolo pastorale dell’Italia centrale. Il rientro è previsto per le 21,00. Per info e prenotazioni telefonare allo 0761 223480 di mattina.
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