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L'assessore alle Politiche agricole Angela Birindelli e il commissario europeo all'industria e imprenditoria Antonio Tajani
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- Trionfo dei vini del Lazio al Vinitaly 2011.
La cinque giorni enologica veronese ha fatto registrare, nel Padiglione Lazio, una presenza complessiva di oltre 25mila visitatori, il 20% in più rispetto allo scorso anno, tra cui numerosi giovani.
Nella prestigiosa maratona enologica scaligera, le produzioni enologiche del Lazio si sono contraddistinte per eccellenza e ottimo rapporto qualità-prezzo, vincendo la scommessa di un Vinitaly a costi contenuti che, non per questo, ha rinunciato a dare il meglio di sé, con un’impostazione nuova orientata al business che ha saputo offrire supporto concreto ai produttori.
104 le aziende produttrici del territorio che in questa edizione hanno partecipato alla fiera, la cui presenza è stata curata dall’assessorato alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali della Regione Lazio e da Arsial, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio.
Oltre 150 i contatti registrati con buyers e operatori di settore, provenienti da differenti parti del mondo, all’interno del business point, novità di quest’anno pensata a sostegno delle transazioni commerciali dei partecipanti. Apprezzamento diffuso per il servizio di interpretariato, giudicato utilissimo dagli imprenditori regionali.
Tutto esaurito per le degustazioni in programma: oltre 1.000 partecipanti in media hanno preso parte ai 34 incontri degustativi complessivi e banchi d’assaggio.
Il Cesanese, con la sua Docg, continua a essere un’importante calamita di interesse grazie alla quale si amplifica la curiosità per gli autoctoni, come la Malvasia, il Grechetto, il Moscato di Terracina, e per le nuove possibilità del Frascati.
Molto apprezzato anche l’inedito approccio leggero e satirico al mondo dell’enologia che ha caratterizzato l’edizione 2011 per il Lazio. Tanto divertimento nel corso dell’esibizione dei Vignettisti famosi che hanno animato il padiglione del Lazio, sotto lo slogan ‘In Lazio Veritas’, con performance d’eccezione e le ‘viniette’ a loro firma esposte lungo i corridoi. Successo e grande interesse per la verticale del Romanico, seguita da oltre 150 persone.
Positivo, dunque, a conti fatti, il bilancio per il Lazio, che vede un incremento delle presenze ed un nuovo interesse dei compratori, anche di importanti mercati esteri, tra i quali quello inglese, che hanno dimostrato una rinnovata curiosità per i prodotti regionali.
Un Vinitaly – quello del 2011 – in cui il Lazio si è prefissato, raggiungendoli, tre obiettivi precisi: ottimizzazione delle risorse economiche e risparmio del 20%; salto di qualità sul fronte della comunicazione e allestimenti e forte spinta alle attività di commercializzazione dei vini del territorio.
“Un Vinitaly importante – dichiara l’assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei prodotti locali della Regione Lazio, Angela Birindelli – che premia la nostra nuova linea di comunicazione ‘In Lazio Veritas’ finalizzata a riposizionare i vini del Lazio sul mercato e a sostenere il rilancio commerciale delle nostre aziende. Ma quello che ci dà maggiore soddisfazione – aggiunge Birindelli – è che questa nuova filosofia operativa è stata molto apprezzata dai produttori e soprattutto ha portato loro importanti accordi commerciali e opportunità di business.
Questa edizione della fiera scaligera – conclude l’assessore – distinta da un incremento dei visitatori e maggiori rapporti con i buyers italiani e stranieri, conferma quanto il Lazio sia una regione importante nel panorama enologico nazionale. Una grande soddisfazione per un lavoro che vuole i nostri vini sempre più presenti sulle tavole di ristoranti e consumatori”.
“Questa edizione del Vinitaly – commenta il commissario straordinario Arsial, Erder Mazzocchi - rappresenta un ‘giro di boa’, una svolta che dà inizio a una nuova strategia di sostegno all’agricoltura della nostra regione. Oggi vogliamo fare di più e di meglio per i nostri produttori.
Supporteremo, con più azioni ad ampio raggio, l’ingresso dei nostri prodotti su mercati esteri; tenteremo di entrare in contatto anche con mercati più piccoli, ma non per questo meno redditizi, e piazze diverse. Per far questo, punteremo su una comunicazione intelligente che faccia trasparire l’originalità dei nostri territori, l’identità e l’autenticità del nostro mondo produttivo vitivinicolo”.
Una scelta per l’Arsial di largo respiro che non si ferma a Verona. “Il nostro Vinitaly – aggiunge Mazzocchi – non è ancora finito: vogliamo riportare a Roma i successi di Verona, per spingere ancora di più sul mercato romano attraverso un grande evento di promozione, mirato agli operatori commerciali della Capitale (ristoranti, enoteche, Gdo), che si svolgerà a Maggio all'Enoteca Regionale Palatium, dove presenteremo le 25 Gran Menzioni ricevute dai nostri vini premiati a questo Vinitaly e i 5 riconoscimenti ottenuti al Sol dai nostri oli”.
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