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La presentazione dei vini da seduzione
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- Con i vini dolci, detti anche da seduzione, si è concluso al padiglione “In Lazio Veritas” il trittico di degustazioni guidate delle eccellenze della Tuscia proposte al Vinitaly grazie al sostegno della Camera di Commercio di Viterbo, insieme all’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, Arsial, Unioncamere Lazio e Provincia di Viterbo.
A guidare la degustazione il giornalista Giampaolo Gravina della Guida Vini d’Italia de L’Espresso, il quale ha presentato i vini: Le Muffe, Igt Lazio bianco ’09 di Antica Cantina Leonardi; l’Aleatico di Gradoli, riserva liquoroso Doc ’05 della Cantina di Gradoli; l’aleatico Maddalena, Igt Lazio ’06 di Villa Caviciana; l’aleatico Pormele ’09 di Falesco; Idea, Igt Lazio ’09 di Trappolini; Vittoria, Igt Lazio passito ’07 di La Carraia.
“L’aleatico della Tuscia - spiega Giampaolo Gravina - è senza dubbio uno dei grandi vini italiani, che si distingue per la finezza dei suoi profumi e del carattere gustativo.
Rispetto al passato oggi nella provincia di Viterbo c’è una coralità di produzioni, grazie anche ad alcuni giovani che si stanno mettendo in evidenza con produzioni decisamente interessanti.
Nel corso della degustazione abbiamo avuto modo di apprezzare solo una parte degli aleatici viterbesi, dove comunque è stato possibile far emergere alcune distinzioni come quella legata all’anno di produzione, dal 2010 al 2005, al grado alcolico, dai 10 ai 15 gradi, ai diversi processi di lavorazione”.
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