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Lo chiedono in un'interrogazione ai ministeri dell'Economia e della Semplificazione i senatori Rizzi e Garavaglia
Le ex Terme Inps siano cedute al Comune
Viterbo - 10 aprile 2011 - ore 13,00


Le ex Terme Inps
- I senatori Rizzi e Garavaglia hanno presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro dell'Economia e Finanze e al Ministro per la Semplificazione normativa affinché venga ceduto al Comune di Viterbo lo stabilimento delle Terme ex Inps.

Il testo dell'interrogazione

Premesso che l'attività termale riveste per Viterbo un importante risorsa di carattere storico millenario, già espletata nel periodo etrusco, romano e medioevale;

le Terme Inps sono inserite in un contesto di antichità che vanno dalle rovine di antiche terme, strade e ponti romani, a necropoli etrusche;

l'acqua termale delle Terme Inps proviene dalle adiacenti famose fonti del Bullicame, menzionate anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia, ove il Sommo Poeta vi si bagnò e vi si ispirò per immaginare e descrivere i suoi ancor più famosi 'gironi infernali', dove i dannati a bagno nelle acque bollenti, gli erano stati ispirati dai vapori delle piscine termali viterbesi, che in inverno circondavano le faccie dei numerosi bagnanti che vi erano immersi in circolo fino al collo.

Considerato che il territorio in tempi di crisi chiede che si taglino gli sprechi e si mettano a frutto risorse abbandonate;

la valorizzazione del termalismo viterbese e precipuamente delle Terme Inps, non rappresenta solamente una risorsa economica concreta per Viterbo, ma anche uno spunto storico per l'identità e l'attrattiva turistica della città, con ricadute economiche indirette altrettanto concrete;

Viterbo ha due potenzialità troppo a lungo trascurate: il termalismo e la parte storica, con la particolarità di essere l'unica città ad avere grandi fonti termali calde vicino a Roma e nel Lazio; è anche il centro medievale intatto più vicino a una Roma storica che non lo ha più;

Viterbo, Città dei Papi nel 1200, è oggi una perfetta integrazione di Roma, Città del Papa, con i suoi milioni di abitanti, pellegrini e turisti;

il bacino termale di Viterbo è uno dei più copiosi d'Italia, costituito da sorgenti ipertermali con temperature da 40 ad oltre 56 gradi, per la maggior parte sulfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose;

oltre ad aree termali libere ci sono tre stabilimenti: 1) Terme dei Papi, di proprietà del Comune e gestito da una Società, 2) Terme Salus Private, 3) Ex Terme Inps, chiuse e che giacciono abbandonate dal 1992, pur essendo un volano per salute, turismo e occupazione, dando storicamente lavoro ad oltre 150 persone;

il Comune di Viterbo, come quello di Fiuggi e Salsomaggiore, ha diritto ad avere rilanciato il suo termalismo, e con esso le Terme IINPS, peraltro confinanti con la piscina comunale.

Preso atto che

la recente approvazione, nell'iter legislativo della Legge 42/09, del Decreto Attuativo inerente il cosiddetto Federalismo Demaniale, che concede la possibilità per i Comuni di ottenere il trasferimento di competenze sulle Aree Demaniali, come le Terme Inps di Viterbo;

il recupero delle Terme Inps darebbe il via al recupero del patrimonio storico di Viterbo e del suo centro medievale, che potrà vantaggiosamente intersecare, per il turista, la salubrità termale con i piaceri culturali di un centro storico unico per la sua conservazione, attrezzato come accoglienza, servizi, gusto, prodotti genuini locali ed animazione culturale, che si avvale anche di una università giovane e di giovani, con migliaia di studenti;

gli interroganti chiedono ai ministri in indirizzo

di verificare perchè il Demanio e la Regione Lazio, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 42/09 e del correlato Decreto Attuativo sul Federalismo Demaniale non provvedano a cedere al Comune di Viterbo, come è stato fatto per gli altri comuni italiani citati, lo stabilimento delle Terme ex Inps, con la finalità di far rinascere l'interessante polo termale con la conseguenza di incentivare l'occupazione e dare così un valore aggiunto al turismo di Viterbo e dell'intera Tuscia.

Fabio Rizzi
Massimo Garavaglia


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