“Una serie di domande mi sorgono spontanee: se al Sindaco di Montalto di Castro non avesse fatto male il sole, se non avesse fatto quella dannata delibera, se tutto il monto creato non fosse venuto a conoscenza di tutte le vicende accadute, se i media non si fossero scatenati, chi a distanza di nemmeno quattro mesi, si sarebbe ricordato che una giovane ragazza, aveva subito quel grosso trauma, e tutte le conseguenze successive?
Certamente nessuno. Io credo fermamente nella giustizia e sono convinta che come sempre saprà valutare e condannare chi è in torto.
Tutti abbiamo detto tante belle parole, abbiamo fatto tante belle promesse, abbiamo espresso la nostra solidarietà, ma penso che adesso occorra passare dalle parole ai fatti.
Io quotidianamente sono in contatto con la ragazza di Tarquinia, e nell’ultimo colloquio lei ha espresso un giusto desiderio: non vuole più andare a scuola a Tarquinia e quindi i genitori si sono attrezzati per cercargli una scuola a Roma, dove lontano dagli sguardi quotidiani, dagli apprezzamenti che ognuno si sente titolato ad esprimere, potrà cercare di continuare gli studi e riacquistare in parte un minimo di serenità.
Però per fare tutto ciò occorre pagare la scuola, comprare nuovi libri, pagare la stanza in affitto e relativi pasti, dare un minimo di libertà economica alla ragazza. So che i servizi sociali di Tarquinia, si stanno attrezzando, ma non sarà sufficiente, allora faccio una proposta: a partire da me, mi farebbe piacere, che tutte le donne, tutte le associazioni femminili e antiviolenza, i sindacati, tutti coloro che a vario titolo sono intervenuti a sostegno della ragazza, ora lo facessero in modo anche tangibile.
Se uniamo tutte le nostre forze, con un piccolo sforzo di tutti riusciremo a garantire alla giovane un nuovo anno di scuola senza gravare ulteriormente suoi genitori.
Pertanto io mi faccio promotrice di questa iniziativa e sono a disposizione per la raccolta di fondi. Chiunque è interessato può chiamare al mio ufficio in provincia al numero 0761/321685 venire personalmente in Piazza Mario Fani n.2 o telefonare a me personalmente al 348/7225020.
Diamo dimostrazione, almeno una volta di una solidarietà costruttiva! Sono sicura che ce la faremo a dare alla giovane il nostro contributo, e questo ve lo assicuro ci gratificherà a tutti. Vi aspetto!”
Daniela Bizzarri Consigliera di parità della Provincia di Viterbo