Riceviamo e pubblichiamo
- Le basse temperature improvvise di questi giorni, non ci fanno certo dimenticare dell’estate appena trascorsa e purtroppo dei numerosi incendi che hanno visto, anche nella provincia di Viterbo, andare al fumo ettari ed ettari di vegetazione, nella maggior parte dei casi provocati da una mano criminale.
Chiedo, a nome del Movimento sociale - Fiamma tricolore, a tutti i sindaci della provincia di redigere quanto prima il catasto delle zone boschive incendiate in modo tale da poter da subito individuare quelle zone in cui dovrà essere vietata la costruzione di opere infrastrutturali, il pascolo, la variazione d’uso dei terreni e la caccia.
Occorrerebbe una stretta sui tempi della redazione del catasto in quanto la stagione venatoria è ormai avviata e la regione Lazio ha recepito la legge 353 del 21 novembre 200° che vieta appunto la caccia sulle aree incendiate per un periodo di 10 anni.
Sarebbe opportuno inoltre che tutti i comuni della provincia rendano pubblico lo stato del catasto delle superfici incendiate, con la speranza che dopo i danni provocati dagli incendi, non ci fosse anche la beffa data dalla non applicazione della legge che appunto vieta l’uso dei suoli incendiati per motivi diversi da quello proprio delle zone boschive.
Chiediamo inoltre all’amministrazione provinciale di volersi far carico del rimboschimento delle zone danneggiate e bruciate, e di avviare un programma di prevenzione di incendi boschivi e di maggior capillare rete di intervento in caso di incendio boschivi.
Giovanni Demarco
Fiamma tricolore