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Il treno deragliato
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Riceviamo e pubblichiamo - Vogliamo prendere spunto dall’incidente del treno a Porta Fiorentina per fare una riflessione sulle infrastrutture nella nostra provincia.
Iniziamo col dire che una responsabilità morale dell’incidente ce l’ha chi in questo periodo ha creato intorno al passaggio a livello un clima teso e pesante tanto da indurre per la fobia della chiusura del passaggio l’operatore a commettere un errore umano.
Così come è pura fantasia pensare ad un dispetto della Regione sull’argomento.
Vediamo brevemente come sono andate le cose: nel 2003 il Comune di Viterbo chiede per lavori a piazza Genova l’interruzione del servizio ferroviario da Porta Romana a Porta Fiorentina dalle ore 7.00 alle ore 19.00.
Trascorrono due anni tra richieste di rinvii ed i lavori non solo non vengono terminati ma nemmeno iniziati, ma si sapeva che trattatavasi di una scusa, l’obiettivo vero , dietro il paravento del traffico, forse era quello di interrompere la ferrovia a Porta Romana per utilizzare le aree di Porta Fiorentina e magari in seguito fermare la ferrovia a Vetralla per utilizzare gli spazi di Porta Romana.
L’incontro che noi avemmo con l’assessorato ai trasporti portò il problema nei giusti binari: non potevamo e non dovevamo pensare di risolvere i problemi del traffico della città penalizzando il servizio ferroviario, nonostante ciò fu presa una linea di compromesso: durante le ore di punta del traffico (8-9 e 13-14) interruzione a Porta Romana e nelle altre ore i treni a Porta Fiorentina e questo per venire incontro alle esigenze degli automobilisti.
Non è soltanto un problema di frequentazione dei viaggiatori ma di unicità della rete, di continuazione del servizio, di presenza di servizi,di gestione del servizio, di presenza di biglietteria solo a P. fiorentina,di alternativa, tutte questioni tecniche che avremmo piacere di poter spiegare in altra occasione. Così come è ridicolo parlare di costi per la comunità visto che il servizio sostitutivo è stato tolto da svariato tempo, anzi è solo la Ferrovia a rimetterci visto che deve pagare i taxi ai dipendenti. Nessn dispetto dunquem ma una visione più generale die problemi della gente.
Ma non ci siamo limitati a questo: abbiamo richiesto ed ottenuto che la Regione ci finanziasse lo studio per l’interramento della Ferrovia tra PR e PF che riteniamo la soluzione più seria per la città.
Certo su questo punto concordiamo con chi si preoccupa della capacità di spesa dell’Amministrazione provinciale vista la totale assenza di iniziativa nonostante l’assegnazione dei fondi.
Un’ultima riflessione: se le infrastrutture rimarranno tali quale sarà il beneficio per Viterbo anche di un eventuale aeroporto , visto gli utenti verranno dirottati via superstrada con un servizio di bus direttamente dall’aereoporto ad Orte senza passare dal centro della città???
Non sarebbe il caso , anche in considerazione della presenza dei viterbesi nei punti chiave della politica, cosa irripetibile, pensare all’ultimazione della superstrada per Civitavecchia ed al raddoppio della ferrovia via Bracciano che sono le due vere priorità del viterbese???
Mauro Innocenzi