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Gabriela Grassini
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- Altro che cinquantacinque milioni di euro. Per gli interventi urgenti alla rete idrica della Tuscia, la Regione non ha stanziato ancora nemmeno cinquantacinque centesimi.
Parola di Alleanza Nazionale, il cui stato maggiore veste per una mattina i panni del Gabibbo, smascherando quella che reputa una notizia fasulla.
“Dire che l’Ato1 ha già incassato i soldi dice il presidente Gabriela Grassini grida vendetta. Con la delibera del tre agosto, cui quella somma fa riferimento, in realtà è stato soltanto approvato l’elenco degli interventi urgenti. E’ solo una richiesta di finanziamento, ora deve partire l’iter per ottenerlo”.
Se tutto va bene, i soldi potrebbero arrivare tra quattro, anche cinque anni.
Diciassette gli interventi urgenti previsti, ma che per la burocrazia, tanto urgenti non saranno. E qualora si dovessero aprire i cantieri, c’è il serio rischio che a pagare saranno anche gli utenti, con un sostanzioso rincaro delle bollette idriche.
“La delibera continua la Grassini parla di un cofinanziamento da parte dei comuni o dell’ente gestore, che può variare dal trenta al cinquanta per cento. Questo significa che il peso sarà sostenuto anche dalle famiglie”.
An lancia l’allarme aumento tariffe. “Per questo chiediamo continua - che questa percentuale sia tolta, oltre a velocizzare l’iter per l’ottenimento dei fondi, invece di perdere tempo in inutili battage pubblicitari”. Ma l’aumento delle tariffe è un problema che toccherà in ogni caso i viterbesi già da gennaio 2008.
Con l’ingresso dell’operatore unico, la Talete e della tariffa unica per tutti i comuni, gli incrementi saranno inevitabili, visto che nella Tuscia non c’è un comune che paga la stessa tariffa al metro cubo. Quindi, chi più, chi meno, si vedrà aumentare il conto. Tanto che dove la tariffa unica è già arrivata, come a Marta, si sta già scatenando una rivolta.
“Il piano d’ambito osserva Laura Allegrini An lo ha sempre criticato, perché aumentano le tariffe, ma la qualità del servizio non va di pari passo. Ad esempio la moratoria di tre anni, durante i quali non ci saranno controlli di qualità per l’acqua, è sbagliata. La legge Galli va applicata, ma le anomalie non sono poche”.
Alla conferenza stampa nella sede di An, oltre alla Grassini e alla Allegrini, anche Pierangeli, direttore Cobalb, il consigliere Contardo e Soggiu, membro del cda della Robur.
“Le variazioni in bolletta anticipa saranno consistenti, perché ci sono comuni dove oggi si paga pochissimo e siccome la Talete punta al pareggio, dimenticando quella che fino a oggi è stata una gestione sociale dell’acqua, ripercussioni non potranno non esserci.
Per questo la Regione deve prevedere un intervento di sussidiarietà, previsto dalla legge. Per non pesare sulle tasche dei cittadini”.
Ma sui soldi, i conti non tornano.
“Noi non vorremmo conclude che l’annuncio di questi quasi cinquantasei milioni d’euro, chiudesse la partita stanziamenti per l’Ato1. Finora a Viterbo dovevano arrivare settanta milioni.
Ne sono arrivati solo quattordici. Siccome sommando questi ultimi ai 55 promessi, si arriva a settanta, non vorrei che in Regione pensassero che la partita si chiude qui.
Sarebbe un calcolo sbagliato, perché questi cinquantacinque promessi non vanno sommati ai quattordici, perché sono un altro finanziamento, che si deve cumulare ai settanta dovuti”.