 |
| Maria Assunta de Frassine |
- Fino al 14 settembre, in piazza Verdi, nella sala mostre del palazzo Santoro, Maria Assunta de Frassine espone le sue opere pittoriche dedicate a Santa Rosa di Viterbo.
La mostra, organizzata dal Consorzio Biblioteche di Viterbo, è titolata “Rose per Rosa” in onore della giovane fanciulla viterbese che venne rapita dalla fede celeste, tanto da diventare il simbolo religioso della sua città.
Le opere esposte raffigurano alcuni miracoli della Santa, come quello assai noto della trasformazione del pane in rose o l’altro, meno noto, della gallina rubata di cui fu accusata Rosa e, miracolo volle invece, che sul volto della ladra spuntassero le penne del pennuto, scagionando la piccola Rosa.
Molto verosimile il grande quadro raffigurante Rosa che assiste, in estasi, alla predica di un frate che dal pulpito risveglia i cuori dei presenti indirizzandoli verso l’amore per Cristo, l’Uomo crocifisso, quel crocifisso che accompagna Santa Rosa in molte delle sue immagini.
“La pittura dell’artista de Frassine è sentimento sapientemente adagiato sulla tela - afferma il presidente del Consorzio Biblioteche Romualdo Luzi - ogni suo quadro è un gioiello dell’arte, della memoria, del ricordo.
Il Consorzio è onorato nell’ospitare così elevato ingegno artistico, anche perché Maria Assunta de Frassine è nota a Viterbo per aver eseguito, nella Chiesa di San Lazzaro al Cimitero, il rifacimento delle lastre in terracotta dell’altare maggiore con il restauro dello stesso e l’esecuzione, nella stessa chiesa, del cartiglio sulla tomba del pittore viterbese Pietro Vanni.
Altre sue opere - conclude il presidente Luzi - sono conservate nel Museo Ermitage di Milano, nella Basilica della Quercia, allo SMOM di Viterbo e a Roma al Comando generale dell’Arma dei Carabinieri. E’ insomma un’artista di cui Viterbo va fiera”.