Riceviamo e pubblichiamo -
Sabato 15 e domenica 16 avranno inizio gli annuali festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata. Quest’anno il piccolo centro viterbese avrà altresì una festa nella festa: si celebra infatti il trentennale del gemellaggio tra i comuni di Graffignano e Graffignana di Lodi.
L’idea nacque nel lontano 1977 quando, a causa dei frequenti disguidi postali dovuti alla quasi omonimia dei due Centri, si ebbero i primi contatti tra gli allora sindaci Angelo Mazzola di Graffignana e Maggioaprile Lucio di Graffignano.
Tale iniziativa fu subito recepita, entusiasticamente, dalle amministrazioni interessate ed iniziarono così i preparativi per le cerimonie ufficiali che si tennero nel mese di settembre a Graffignano e ad ottobre in terra di Graffignana.
Poiché tra i due centri esistevano analogie socio-economiche, gli auspici erano che si potesse arrivare ad uno scambio di prodotti, prettamente agricoli, di cui gli abitanti di Graffignana dimostrarono subito particolare apprezzamento ed interesse.
Pertanto, domenica 16, alla presenza dei sindaci dei due Centri, Fabrizio Marchini e Giovanni Scietti, autorità provinciali e varie associazioni e sodalizi presenti sia in Graffignano che in Sipicciano si rinnoveranno i vincoli di amicizia e gli auspici che furono alla base della nascita di tale iniziativa trent’anni orsono.
Ricco il programma delle celebrazioni: Sabato 15 gli ospiti visiteranno, a Graffignano, il Santuario della Madonna del Castellonchio, meta di numerosi pellegrinaggi da tutta la provincia; a Sipicciano la cappella Baglioni e l’antico Borgo Medievale; a conclusione della giornata, presso Il Poggio del Castagno, sarà loro offerta una cena a base di piatti tradizionali locali.
Domenica 16, dopo una escursione guidata al Castello di Graffignano e le cerimonie ufficiali, i graffignanini potranno degustare i prodotti locali: vino e olio dei colli Graffignanesi. Concluderà la visita una riunione conviviale offerta dall’Amministrazione Comunale presso le antiche scuderie del Castello denominate “Le Logge”.
Francesco Schirri