Viterbo - Santa Rosa - Fermato dai vigili urbani "La contesa" per mancanza di autorizzazione - Lo spettacolo era nel cartellone del settembre viterbese - 1500 spettatori stupefatti
Ma non s'era detto: Non si interrompe un'emozione...
3 settembre 2007 - ore 3,50
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La contesa, spettacolo previsto in cartellone da comune e interrotto dal comune
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- Come finì l’assedio a Viterbo nell’epoca di Santa Rosa?
Da ieri sera se lo chiedono in circa millecinquecento persone che alle 21, certi di passare una piacevole serata assistendo a un bello spettacolo, hanno preso posto in piazza San Lorenzo per vedere la Contesa, rievocazione storica dell’assedio alla città di Viterbo all’epoca di Santa Rosa.
Solo che sul più bello è arrivato il colpo di scena. Non previsto nel copione.
La polizia municipale, intorno alle 22.40 ha interrotto la rappresentazione. Perché? Non gradivano il finale? Annoiati dalla sceneggiatura? No.
La rappresentazione, con attori, cavalli e sbandieratori non aveva l’autorizzazione. Stupore. Ma non era uno degli spettacoli compresi nel cartellone predisposto dal Comune per il Settembre viterbese? C’era, ma non aveva il permesso. Quindi che cali il sipario e i poveri attori che andarono per assediare e furono assediati. Dai vigili. Tanto che uno di loro ha gridato “Federico II è ancora tra noi!”.
Raccontare di un appuntamento che fa parte del cartellone comunale dei festeggiamenti, ma che non è autorizzato e che viene addirittura interrotto sul più bello, non è cronaca. E’ una barzelletta. Solo che gli spettatori ieri sera, di tutto avevano voglia, tranne che di ridere. In platea, sbalordimento generale. Quindi rassegnazione. Si torna a casa.
Senza il conforto di una spiegazione plausibile. E si perché solo l'assessore la dà ma a Tusciaweb.
“L’intervento spiega l’assessore Zucchi si è reso necessario perché lo spettacolo non era autorizzato. Ho chiesto al comandante di verificare. Accertato che mancavano i permessi, è stato fatto fermare. Siamo obbligati a farlo, altrimenti rischiamo conseguenze penali. Non si può mettere in scena uno spettacolo così, con tamburini, decine di persone, cavalli e sbandieratori, senza che tutto sia in regola”.
La legge è legge e il ragionamento non fa una piega. Resta il mistero di come mai, non sia stato bloccato prima ancora di cominciare e può stare in cartellone un appuntamento senza autorizzazioni.
“Il cartellone non lo faccio io continua Zucchi , noi abbiamo agito in base alla legge”.
Ci sarà stato qualche difetto di comunicazione. Speriamo l’unico. Non vorremmo che questo pomeriggio, il giro delle sette chiese dei Facchini, sia interrotto per eccesso di velocità.
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