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Riceviamo e pubblichiamo - Anche quest’anno si parla molto del caro libri, le associazioni dei consumatori stilano statistiche su statistiche per dimostrare i nuovi aumenti dei prezzi dei libri.

Secondo un calcolo più recente si è stimato che la spesa per i testi scolastici oscilla sui 352 euro per gli istituti tecnici e sui 420 Euro per i licei ed è aumentata di circa un 5% rispetto allo scorso anno.

Non c’è dubbio una bella spesa che va ad incidere sui bilanci delle famiglie. Su questo problema l’Antitrust ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti dell’associazione italiana editori (AIE).

Le associazioni dei consumatori hanno subito plaudito a questa iniziativa perché cio’ sta a significare che l’allarmismo sollevato è fondato. Molte Province, considerato il grave problema, hanno messo in campo una serie di iniziative per aiutare le famiglie.

Per citare alcuni esempi il settore istruzione della Provincia di Milano e la Provincia di Lucca, ma ci sono molte altre province che hanno messo in campo soluzioni per far fronte al problema del caro libri.

Venendo alla nostra realtà, viene da chiedersi ma l’assessore Fabbrini cosa ha fatto?

Ha preso qualche iniziativa? Si e’ occupato del problema? La dirigente del settore ha suggerito qualche brillante soluzione?

Sembra proprio di no!

Ma allora dove sono andate a finire le battaglie sociali del centro sinistra che a parole dice di stare in prima linea? Cosa è stato fatto di concreto per le famiglie più deboli ?

Niente caro assessore Fabbrini eppure non sarebbe stato difficile copiare altre realtà che si sono date da fare visto che lei ha anche la delega al Bilancio.

Caro assessore, anche se tardi, ma non è mai troppo tardi cerchi di tagliare le spese che riguardano i costi della politica (consulenze, segreterie, auto blu e altro) e trovi quei fondi che possano andare incontro alle esigenze delle  famiglie.

Francesco Battistoni consigliere provinciale F.I.